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Salernitana, pazza idea di Sabatini per la difesa. Mourinho porta la Roma in tribunale? Cardinale pronto a cedere il Milan

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Walter Sabatini

Walter Sabatini continua a lavorare per rinforzare la rosa a disposizione di Filippo Inzaghi. Mentre il tecnico prepara infatti la gara di domenica alle 18 contro il Genoa, vero e proprio scontro salvezza, l’ex DS della Roma sta pensando ad alcune mosse per puntellare la retroguardia dei campani. Dopo i contatti con Jerome Boateng, che si è preso qualche giorno di tempo per sciogliere le riserve, è spuntato un ex Roma.

Sabatini ha contattato Kostas Manolas, portato proprio da lui alla Roma e con un passato anche al Napoli in Italia. Come riferito da TMW infatti, il difensore greco è da poco svincolato dall’ultima esperienza con lo Sharjah FC, club degli Emirati Arabi Uniti con cui un anno e mezzo fa aveva sottoscritto un contratto di due stagioni e con il quale ha collezionato 41 presenze, vorrebbe provare una nuova esperienza e avrebbe messo la Serie A come primo obiettivo.

Kostas Manolas, l'Achille dell'uno contro uno

Tuttavia Manolas ha per ora declinato l’offerta del suo ex DS alla Roma volendo trovare una squadra maggiormente competitiva nel massimo campionato italiano.

Non è detto che Sabatini non torni alla carica per cercare di strappare il sì del difensore che alzerebbe di gran lunga il livello del reparto difensivo della Salernitana nonostante i quasi 33 anni tornando a formare la coppia degli anni giallorossi con Federico Fazio.

Filippo Inzaghi, confermato in panchina nonostante le due ultime sconfitte di misura contro Juventus e Napoli, arrivate entrambe nel recupero del secondo tempo, attende rinforzi.

L’ex allenatore e attaccante del Milan crede fermamente alla salvezza ma si aspetta un aiuto abbastanza importante dalla società da qui agli ultimi giorni di mercato, con la chiusura della sessione invernale fissata per il prossimo 1° febbraio. Sabatini non ha nessuna intenzione di deluderlo.

Roma, Mourinho pronto a citare il club per danno d’immagine: i dettagli

L’esonero arrivato nella giornata di martedì potrebbe non essere l’ultimo capitolo della storia tra il portoghese e il club giallorosso. Secondo gazzetta.it infatti, il tecnico sarebbe pronto a citare in giudizio la società guidata dai Friedkin.

I legali di Mourinho sarebbero pronti a chiedere alla Roma i danni d’immagine per le modalità impreviste dell’esonero, col tecnico avvisato praticamente pochi minuti prima che iniziasse la seduta di allenamento, poi spostato al pomeriggio e guidata da Daniele De Rossi.

Mourinho

Come riporta l’edizione online della Rosea, la CEO del club giallorosso, Lina Souloukou sarebbe stata costretta a disertare il suo impegno a Globe Soccer a Dubai per occuparsi di tale questione, con contatti con l’entourage di Mourinho che sarebbero frequenti.

Di seguito il comunicato di martedì scorso col quale il club giallorosso ha esonerato l’ex tecnico di Inter e Chelsea tra le altre. Per lui resta viva l’opzione Al Shabab in Arabia Saudita: i contatti sono sempre più frequenti.

“L’AS Roma annuncia che José Mourinho e i suoi collaboratori tecnici lasceranno il Club con effetto immediato. Mourinho era stato annunciato come sessantesimo allenatore nella storia della Roma nel maggio del 2021. Ha guidato la squadra alla conquista della Conference League a Tirana il 25 maggio del 2022 e alla finale di Europa League a Budapest nella scorsa stagione. Ringraziamo José a nome di tutti noi all’AS Roma per la passione e per l’impegno profusi sin dal suo arrivo in giallorosso. Conserveremo per sempre grandi ricordi della sua gestione, ma riteniamo che, nel migliore interesse del Club, sia necessario un cambiamento immediato. Auguriamo a José e ai suoi collaboratori il meglio per il futuro”.

Cardinale lavora alla cessione del Milan? L’indiscrezione

Mentre il club rossonero è impegnato nella preparazione della gara di domani contro l’Udinese, dopo la bella vittoria ottenuta domenica a San Siro contro la Roma, spunta una clamorosa indiscrezione sul futuro societario del Diavolo. Come riferito da Repubblica infatti, una cordata araba che fa capo al fondo saudita PIF starebbe intensificando i dialoghi con Cardinale per rilevare una quota molto importante del club rossonero.

Nelle intenzioni iniziali Cardinale vorrebbe cedere una quota di minoranza del Milan, pari alla cifra che RedBird deve restituire ad Elliott entro il 2025, ovvero 550 milioni di euro.

Tuttavia PIF avrebbe l’intenzione di acquistare l’intera quota di maggioranza del club rossonero e starebbe pressando Cardinale per cercare di ottenere l’ok definitivo. Nella valutazione del Milan pesa anche il discorso molto avanzato sulla questione stadio.

Rispetto agli 1.2 miliardi di euro pagati da Cardinale per prelevare il club da Elliott, la valutazione si attesta sugli 1.6 miliardi di euro. Nell’ultimo periodo si sono susseguiti i viaggi dello stesso Cardinale e di Furlani nel Golfo Persico. Alcuni intermediari del fondo arabo sarebbero invece rimasti a Milano in attesa di aggiornamenti. In questo senso, come riporta il noto quotidiano, marzo sarà un mese molto importante.

Dal Milan, come riferito dal noto giornalista Andrea Longoni (che peraltro include Maldini nella cordata pronta a rilevare il club rossonero), filtrano smentite sulla possibile cessione totalitaria della società.

Gerry Cardinale è ben saldo alla guida del club rossonero ed eventuali cessione di quote riguarderebbero appunto solo una minoranza. La sensazione è che, a prescindere da eventuali ingressi societari, il patron di RedBird sarà alla guida del Milan fino all’ufficialità della costruzione del nuovo impianto.

 

Giornalista pubblicista. Su Sportcafe24.com mi occupo della rubrica Transfermarkt e degli approfondimenti sulla Serie A.

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