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La favola di Kenan Yildiz, “uno da Juventus”

Secondo Ligabue, “quando hai solo diciott’anni, quante cose che non sai”. La canzone è “Lettera a G.”, l’album è “Nome e Cognome” mentre l’anno è il 2005. Lo stesso di Kenan Yildiz, che di anni ne ha proprio 18 e sembra avere, invece, le idee molto chiare.
Giovedì scorso, nel quarto di finale contro il Frosinone, è arrivato il suo terzo gol con la maglia della Juventus (3 in tutto contando anche il Campionato, con 11 presenze e oltre 270 minuti di esperienza). A novembre, invece, ha festeggiato il primo centro con la maglia della sua nazionale, quella turca, nella sfida vinta per 2 a 3 contro la Germania. Numeri niente male per uno che fino all’altro ieri giocava in Serie C.

Yildiz in azione. Fonte Foto: Fanpage.it
La storia di Kenan Yildiz
Sangue turco, nato e cresciuto in Germania, è qui che Yildiz tira i primi calci. Nel Sallern Regensburg, poi nello Jahn Ratisbona, squadre della sua città natale, prima che nel 2012 mette gli occhi su di lui il Bayern Monaco. Ha 7 anni, nei piedi i colpi di un enfant prodige. In Baviera fa tutta la trafila, fino all’ultima stagione, quando mette a segno 6 gol in 20 presenze, con tanto di debutto in Uefa Youth League. È in questo momento che su di lui si avventano altri due giganti: il primo è l’Adidas, che gli fa firmare un contratto milionario. Il secondo è la Juventus, che gli fa la corte, lo coccola e alla fine lo convince. Nell’estate del 2022 si trasferisce a parametro zero alla Vecchia Signora, alla corte di mister Paolo Montero. Che ha bisogno solo di qualche allenamento per dare un giudizio: “Yildiz? È uno da Juve”.

La linguaccia di Yildiz. Fonte Foto: Tuttosport
Sulla strada di Mesut Ozil
Rapido, tecnico, fantasioso. Yildiz è una seconda punta che sa usare sia il destro che il sinistro, Allegri lo ha messo anche mezzala, i più esperti lo vedono anche come esterno. Lui si vede nel ruolo di Mesut Ozil, il suo idolo. “In Baviera spesso lo paragonavano a lui, io ci ho pensato: per me è un Berbatov meno fisico e un po’ più tecnico” spiega invece Alessandro Matri, ai microfoni di Tuttosport. Quello che è certo è che la Juventus ha trovato un nuovo gioiello. Dopo le prime partite alla Next Gen, a inizio a stagione è stato portato in prima squadra, insieme a quel Dean Huijsen approdato alla corte di Mourinho. La Juve lo ha blindato con un contratto fino al 2027, alla sua porta hanno già suonato Benfica, Manchester United e qualche altra squadra inglese. Il presente, però, è quello bianconero. Con Yildiz più determinato che mai a giocarsi le sue chance a Torino. In fondo, come cantava Ligabue: “Quando hai solo diciott’anni quante cose che non sai / Quando hai solo diciott’anni forse invece sai già tutto / Non dovresti crescer mai”.
