La Opinión
Serie A, le cinque cose che ci ha detto il girone d’andata
L’inizio del 2024 ha portato con sé la fine del girone d’andata di Serie A. Ed ecco che, a metà campionato, può già essere tempo dei primi bilanci e di alcune considerazioni, tutto sommato anche importanti e che non possono non proiettare verso quelli che saranno i prossimi mesi. Un sorta di analisi che può essere comodamente suddivisa in cinque punti.
L’Inter è la più forte…
Inutile girarci attorno: il primo pensiero non può non essere questo. I nerazzurri in queste 19 giornate, a parte pochissimi inciampi, hanno messo in mostra una proposta di calcio interessante, accattivante, stimolante e divertente. Gli aggettivi potrebbero essere tanti altri, ma le ultime prestazioni non troppo brillanti e le immancabili polemiche arbitrali hanno spostato l’attenzione. La certezza però resta solo e soltanto una: l’Inter ha la rosa più forte della Serie A. D’altronde chi altro potrebbe permettersi Frattesi, decisivo con il Verona, in panchina?
…Ma che Juve
I bianconeri possono, se si guarda alla continuità di risultati, essere definiti una delle sorprese di questa prima parte di stagione. In pochi potevano prevedere questo ritorno della Juve allegriana così in pompa magna. Una squadre che di certo non farà divertire, ma che ha grinta, carattere, personalità, tigna e soprattutto quella voglia di vincere che pareva essersi smarrita. Ciliegina sulla torta il fatto di dare spazio a molti giovani interessanti. E questa potrebbe essere un’arma nella corsa per mettere i bastoni tra le ruote all’Inter. E se Vlahovic tornasse a esprimersi ad alti livelli…
Profondo Napoli
Premessa: forse in tanti, dopo la sbornia scudetto e il conseguente addio di Spalletti, avevano immaginato una stagione da pancia piena per Di Lorenzo e compagni. In pochi però avrebbero pensato a un tracollo così verticale. E, con il senno di poi e risultati alla mano, a oggi appare addirittura un errore aver esonerato Garcia, nonostante l’amore mai nato. Il vero problema? Il fatto che non si riesca a trovare, o peggio a intravedere, una soluzione. Il rischio? Quello che una stagione deludente si trasformi in anonima.
Ma chi andrà in Europa?
Escludendo il Milan, che si trova in una sorta di limbo (praticamente impossibile rientrare nei discorsi scudetto, ma, a meno di cataclismi, il posto in Champions dovrebbe essere sicuro), una delle lotte più interessanti di questo campionato è senza alcun dubbio quella per i posti in Europa. La sorpresa è il Bologna, che ha messo in mostra bel gioco e ottime individualità, Zirkzee su tutti. E Motta ormai è una certezza. Conferme per Fiorentina e Atalanta, ormai due realtà, con i viola che si sono fatti preferire per continuità e qualità. Un po’ più enigmatiche e criptiche le due romane, che hanno vissuto un girone d’andata fatto di alti e bassi. Nonostante questo però sono in piena corsa. E chissà che il derby di Coppa Italia non possa rappresentare la svolta.
Ma chi salverà?
A chiudere quest’excursus di considerazioni non può non essere uno sguardo sulle parti basse della classifica. Poche sembrano essere le speranze dell’Empoli, lontano parente della squadra coriacea e battagliera delle scorse stagioni. Timida reazione nelle ultime partite nella Salernitana, a cui però sta mancando troppo l’apporto di Dia, ai box per infortunio. Per il resto la lotta potrebbe allargarsi ad altre sette squadre: Genoa, Lecce, Sassuolo, Frosinone, Udinese, Cagliari e Verona. Le prime due sono quelle che hanno fatto vedere cose migliori, ottenendo anche dei risultati importanti. La squadra di Di Francesco si è invece un po’ persa dopo una buona partenza. I neroverdi sembrano essere quelli di maggiore qualità, ma anche i friulani dovrebbero avere le carte in regola per salvarsi. Battaglia tra sardi e scaligeri? Difficile, in questo caso, avere comunque delle certezze. E molto potrebbe essere orientato dal mercato di gennaio.