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Alle radici di Dean Huijsen, il nuovo centrale della Roma

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Huijsen

E alla fine arriva Huijsen. Potrebbe essere il titolo di una nuova serie tv o di una commedia in stile cinepanettone. Il periodo, in fondo, è quello, anche se le feste sono passate. Il periodo è quello del calciomercato di gennaio, il momento in cui le squadre puntellano i loro reparti, sistemano le situazioni difficili, riparano gli errori estivi.

La Roma, alla fine, ha puntato si di lui per avere un nome più in difesa. Dopo aver liquidato Bonucci e dopo aver sperimentato la difficoltà di arrivare ad altri nomi, l’affare con la Juventus per il prestito oneroso di Huijsen (650 mila euro fino a giugno, sconto in caso di 10 presenze) era l’unica strada percorribile. E allora tra incognite, critiche e punti interrogativi proviamo a scoprire le radici del difensore olandese. Uno che a 18 anni ha già giocato in tre paesi diversi.

Huijsen con la maglia della Juventus. Fonte Foto: Juventus24news

Huijsen con la maglia della Juventus. Fonte Foto: Juventus24news

Una questione di famiglia

Gli dico sempre che ero più forte io, per farlo rosicare. Ho più presenze in nazionale, in Eredivisie e ho giocato con dei fenomeni. La realtà è un’altra: è più bravo lui, ma non lo ammetterò mai”. A parlare così è Donny Huijsen, l’altro calciatore di casa, il papà. Una carriera in Eredivisie, le giovanili nell’Ajax dei fenomeni, a farsi le ossa tra Seedorf e Kluivert. Un soprannome pesante: “Maradonny”.  Una promessa del calcio. Una promessa non mantenuta: i contatti con i criminali Willem Holleeder e Cor van Hout, i night di Amsterdam, una condanna e poi un’assoluzione nel 2006 per traffico di cocaina.

Serviva cambiare aria, ripartire da zero. La famiglia di Huijsen allora fa le valigie e parte. Direzione: Spagna, Malaga precisamente. Il giovane Dean è qui che inizia a giocare, con la maglia del Cosa Unida CF de Marbella, prima di passare alle giovanili del Malaga, nell’estate del 2015, a 10 anni. “Mio padre ogni tanto dà consigli. Ovviamente sa cosa dà fastidio ai difensori. Cerca anche di proteggermi dagli errori che ha commesso”. Ed è grazie agli insegnamenti del padre, a un fisico fuori dalla media (oltre 1.95) e anche alla presenza costante del suo procuratore, Ale Santisteban, che Huijsen spicca il volo.

L'esordio di Huijsen in Serie A. Fonte Foto: Calciomercato.com

L’esordio di Huijsen in Serie A. Fonte Foto: Calciomercato.com

Huijsen, tra Real Madrid, Juventus e Mourinho

L’estate del 2021 è quella della svolta. Alla porta del Malaga bussa il Siviglia, con un’offerta allettante, ma alla fine la sfida è tra Real Madrid e Juventus. “Penso che in Italia si possa imparare qualcosa in più giocando in difesa. È una competizione migliore, con un ottimo livello. In Spagna invece non è così”. In bianconero trova Matthijs de Ligt, ma in realtà è un altro il suo mito: “Il mio preferito è Virgil van Dijk”. Huijsen ha le idee chiare, insomma. Come quando pochi giorni fa decide di far saltare l’accordo, praticamente fatto, tra Juventus e Frosinone per andare alla corte di José Mourinho.

Adesso alla Roma ci sarà da sgomitare. Il ragazzo arriva come ultima scelta, in un pacchetto difensivo che conta i soli Llorente e Mancini di ruolo, con Celik, Cristante e Kristensen adattati, Smalling out fino a chissà quando e Ndicka impegnato in Coppa d’Africa. Huijsen le sue chance se le dovrà conquistare con le unghie e con i denti. Ma siamo sicuri che saprà come fare.

Prof di giorno, giornalista freelance di notte. Direttore de il Catenaccio e Head Writer di Sportcafe24.com

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