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Bologna, Fiorentina e Monza. Quella provincia che sogna l’Europa
Ci sono vittorie che non possono essere figlie del caso, risultati che arrivano così, di colpo e senza preavviso. Certe vittorie vengono da molto lontano, sono frutto di programmazione, di investimenti, di progettualità. Vittorie che a volte possono cambiare la storia di una squadra, di una città, di una provincia intera.
Provate a fare due passi per Bologna per capire che aria si respira. Un’aria di festa, di sogni, di desideri. Un’aria in cui non c’entra niente il Natale. Provate a chiedere a qualche tifoso del Monza, che avrà anche perso 3 a 0 il derby lombardo con il Milan ma intanto è lì, a crederci e a lottare per un piazzamento europeo. A Firenze, neanche a dirlo, visto che sanno bene cosa vuol dire girare per il continente e anche arrivare in finale. Eppure si sogna, magari stavolta si arriva più alto. I numeri, in fondo, ci sono tutti.
Le speranze del Monza
Certo, l’Europa per i brianzoli è un po’ più lontana delle altre. 6 punti, dice la classifica. Ma cosa sono 6 punti per una squadra che fino a qualche anno fa era relegata nei bassifondi delle serie minori. Cosa sono 6 punti di distacco per una squadra che ha stupito tutti per la qualità messa in campo. Non ha niente da perdere il Monza di Mister Palladino, una squadra che si gode il momento e intanto continua a sognare. Una situazione che è tutta raccolta in un coro che vale la pena di citare per intero: “Sempre ho sognato che / Che questa squadra qua / Un giorno, chi lo sa / Ci porta in Serie A / E adesso che siam qui / Sogno la Champions League / Se non arriverà / Ce ne torniamo al bar”.
I sogni concreti di Bologna e Firenze
Si sogna tanto, si sogna forte, invece, tra Bologna e Firenze, di qua e di là degli Appennini. Sesta la viola, quarti i rossoblu, che hanno appena battuto la Roma nello scontro diretto. Una sfida tra allievo e maestro per Thiago Motta, che ha rispedito a casa Mourinho con una partita di quantità e qualità, in cui i Felsinei hanno surclassato fisicamente e per idee i rivali giallorossi. Ora il quarto posto è loro, in solitaria. Quanto durerà? Difficile dirlo. Ma intanto il Bologna si gode il suo momento. Si gode gioielli che faranno gola a molti club, un allenatore che è già pronto a spiccare il volo. E un piazzamento Champions che nessuno avrebbe mai sperato.