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L’Everton dopo le penalizzazione è un’altra squadra
Dopo sedici giornate di Premier League il campionato inizia a delinearsi anche verso il basso, con le squadre che lottano per non retrocedere cercando di non rimanere troppo indietro. Chi sembrava già spacciato era l’Everton di Sean Dyche che come nelle ultime annate non aveva iniziato benissimo, arrivando poi a salvarsi proprio nelle ultime giornate. Anche quest’anno la sorte sembrava la medesima, soprattutto dopo i dieci punti di penalizzazione che sulla carta avevano condannato il club di Liverpool.
Goodison Park è tornato a tremare
Ma come per incanto i Toffees hanno deciso di rimboccarsi le maniche iniziare a fare sul serio, Goodison Park è tornato uno stadio caldo e poco accogliente per le squadre avversarie, il popolo dell’Everton è tornato a sperare. La terza vittoria di fila ha catapultato l’Everton fuori dalle sabbie mobili. in ordine cronologico i ragazzi di Dyche hanno sconfitto Nottingham Forest, Newcastle e nell’ultima gara è arrivata una vittoria di prestigio contro il Chelsea, sconfitto 2-0 in quel di Liverpool.
Gli spalti di Goodison Park sono tornati a tremare come una volta, la folla ha sommerso i propri beniamini dopo ogni esultanza, vincere contro i Blues non era facile ma i Toffees hanno mantenuto l’equilibrio necessario per affrontare una gara delicata e insidiosa. La penalizzazione grida ancora vendetta, perché sommando i 10 punti detratti al club ai 13 attuali in classifica a quest’ora la classifica dell’Eveton avrebbe tutta un’altra connotazione. C’è chi in realtà sostiene che sia stata proprio la penalizzazione a dare stimoli e motivazioni ai giocatori, che sentendosi depredati di qualcosa hanno preso la rincorsa per andare a riprendersi quello che gli era stato tolto.
L’Everton si guarda sempre le spalle perché Sheffield United, Burnley e Luton Town non hanno intenzione di mollare la presa facilmente e in Premier League le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Nel prossimo match i Toffees andranno a far visita al Burnley, il Turf Moor non è uno stadio semplice anche se l’Everton a questo punto della stagione ha l’obbligo morale di andare a vincere o almeno giocarsela a testa alta su tutti i campi. Sean Dyche potrebbe essere l’artefice di una stagione incredibile, dove l’Everton era dato per spacciato da tutti, e invece.