La Opinión
La caduta del Manchester United è la fine di un’era?

Fuori dalla Champions League, dall’Europa League e dalla Conference. Non vi è alcun dubbio sul fatto che, la notizia del martedì europeo, sia l’eliminazione del Manchester United. Insomma, i Red Devils continuano a deludere. Ed è per questo che ci si domanda se tutto ciò non rappresenti la definitiva fine di un’era.
Un periodo negativo che va avanti
In realtà è ormai da un paio di stagioni che i britannici collezionano risultati negativi. Infatti, negli ultimi sei anni, a parte la vittoria della League Cup nella stagione 2022-2023, non sono mai arrivati risultati davvero convincenti. E sul banco degli imputati, in più di un’occasione, è finito il tecnico Ten Hag. L’olandese, arrivato nel 2022, dopo l’addio con Solskjaer, è reo di non aver dato un’identità chiara e un gioco. La sua più grande colpa però sembrerebbe essere quella di aver litigato con Cristiano Ronaldo.

L’addio di Cristiano Ronaldo al Manchester United una delle principali colpe di Ten Hag?
In realtà però, legandosi proprio alla figura iconica e simbolica del portoghese viene proprio chiedersi se, questa crisi, non significhi in realtà la fine di un’era per lo United. La sensazione è che quella parte di Manchester non sia mai riuscita a trovare un degno sostituto di Ferguson, rimasto ben 27 anni sulla panchina dei Diavoli Rossi, portando il club nella storia e nell’olimpo del calcio internazionale.
Non riuscire a tenere il passo

Mc Ginn è una dei trascinatori dell’Aston Villa
Insomma, un pensiero che non può non allargarsi anche alle difficoltà avute da altre squadre e anche a quanto successo con il fenomeno Arabia della scorsa estate. A volte, al di là di problemi tecnici e tattici, potrebbe bastare una ventata di aria nuova. Rappresentata da petrodollari.
