La Opinión
Serie A, tra veleni e (quasi) sentenze: ma è questo ciò che vogliamo?

Quando, qualche anno fa, in Serie A, è stato introdotto il Var c’era chi sperava che questo potesse annullare, o quantomeno ridurre drasticamente, le polemiche arbitrali. Una speranza che in realtà è durata poco e niente e che, con il senno di poi, non è stata altro che una vana e inutile illusione. Il tutto per di più è stato reso ancor più complicato da continui cambiamenti di protocollo, metri di giudizio discordanti e fischietti non sempre al’altezza. Ed ecco che, quanto successo nella 15esima giornata di Serie A, diventa l’emblema di tutto ciò.
Qualcosa non torna
Per quanto molto spesso lo si neghi, a parlare tanto di arbitri sono gli allenatori. Ed ecco che la polemica del sabato l’ha lanciata Maurizio Sarri, definendo regolare il gol annullato a Casale. Il difensore della Lazio spinge l’avversario e quindi, rivedendo le immagini al monitor, sembra davvero impossibile non annullare. Il problema da cosa nasce? Dal fatto che, molto spesso, le decisioni in questo senso e in questa di episodi vengano ritenute decisioni di campo e quindi in capo all’arbitro, senza alcun intervento del Var, per quanto con un gol di mezzo tutto può cambiare. Il punto è che soltanto qualche ora dopo, la rete di Giroud in Atalanta-Milan, nasce da un intervento molto simile, per quanto magari l’entità della spinta sia differente. E il Var non è ovviamente intervenuto. A colpire è dunque la già citata difformità di giudizio e appunto di valutazione dell’episodio.

Sarri ha contestato l’annullamento del gol di Casale (Fonte Foto: La Repubblica)
E poi ci sono gli errori evidenti e il ricorso, troppo spesso esagerato ai limiti del protocollo, alla tecnologia. Tecnologia che ha salvato Di Bello in Inter-Udinese (vedasi rigore su Lautaro). Ma in quel caso più che un supporto il tutto sembra trasformarsi in un’ancora di salvataggio utilizzata male, se non peggio. A tutto questo fanno da contorno sceneggiate e dichiarazioni che sembrano quasi far dimenticare cosa accade sul campo.
E il campo parla
Perché sì, a perdersi nel chiacchiericcio polemico un po’ da bar (che però tanto ci piace), si perde anche di vista un campionato che sta, via via, dando le sue prime sentenze. La sconfitta del Milan sembra volerci dire che la lotta scudetto sarà un affare tra Inter e Juventus. I nerazzurri hanno la rosa migliore del campionato e soprattutto stanno vivendo la consacrazione definitiva di Lautaro Martinez, diventato ormai top player. E Thuram è sempre più imprescindibile.

Lautaro Martinez è l’autentico trascinatore dell’Inter
I bianconeri stanno invece dimostrando grande forza di gruppo e volontà. E Allegri ha costruito una fase difensiva pressoché perfetta. E in Serie A molto spesso è questo a fare la differenza. E in più alcuni singoli stanno facendo la differenza, su tutti Chiesa, tornato finalmente ad alti livelli. Senza scordarsi di Gatti, sempre più difensore goleador. Insomma, non sarebbe meglio provare a parlare di ciò? Servirebbe però che qualcuno lo permettesse.
