La Opinión
La vittoria di Mourinho, la scalata della Fiorentina e le polemiche sul Var
Josè Mourinho, Vincenzo Italiano, Thiago Motta. La copertina di oggi va a loro. Tre allenatori diversi, tre allenatori che stanno facendo parlare di sé e soprattutto delle loro squadre. Vincono tutti, tranne l’ultimo, il tecnico del Bologna, che già pregustava un inizio dicembre con vista sul quarto posto ma si è dovuto arrendere a un calcio di rigore praticamente ai tempi supplementari.
Vincono invece il portoghese e l’italiano, stavolta di nome e di fatto. Con una Roma e una Fiorentina che, nonostante tutto, stanno lassù. E adesso si preparano al grande scontro.
Thiago Motta se la prende col VAR
“Non sono neanche sorpreso. La partita era già finita e abbiamo lasciato la possibilità a Nasca al VAR”. L’allenatore del Bologna tuona così dopo l’1 a 1 in casa del Lecce. Una partita che stava lentamente scivolando verso i tre punti e che invece si va a infrangere contro un rigore, una decisione del VAR e soprattutto contro il gol di Piccoli. “Ricordo quello che ha già combinato e continua. È dura da digerire, c’è una frustrazione enorme perché abbiamo controllato la partita e meritato di vincere”. Non si fermano, dunque, le polemiche sugli arbitri. Un caos che accomuna grandi e piccoli del nostro campionato ma soprattutto che scoppia un po’ ovunque in Europa. Forse è il momento di cambiare le regole. O di dare un rinnovamento alla classe arbitrale.
Le parole di Mourinho
A proposito di polemiche, è impossibile non parlare di José Mourinho. C’è una nuova inchiesta della FIGC su di lui, c’è pronta una nuova squalifica. Il motivo? Le parole sull’arbitro Mercenaro. “Mi preoccupa, è emotivamente instabile. Ammonirà al 10’ Mancini, che è diffidato, e salterà la Fiorentina”. Parole di polemica, come quelle alla fine, dopo la vittoria, dopo i 3 punti che portano la Roma al quarto posto. Parole in portoghese, per evitare fraintendimenti. Parole di uno che sa come usare la comunicazione, i toni, i verbi. Uno che sa essere parafulmini prima della gara e faro dopo il triplice fischio, con un intermezzo da pompiere, quando placa fumogeni e cori dal settore ospiti indemoniato del Mapei Stadium. Uno così a Roma forse non tornerà mai più. E i tifosi lo sanno bene.
La Fiorentina è sempre più su
Nel silenzio generale, la Fiorentina è tra le prime 6 del campionato. 23 punti, una sola lunghezza di distacco dal quarto posto di Napoli e Roma. Una stagione tutta da conquistare, nonostante l’altalena di prestazioni, le critiche, i dubbi. Eppure la squadra di Vincenzo Italiano è una squadra forte, stabile, con ricambi e soprattutto con idee. E sono quelle a fare la differenza sul lungo periodo. Un periodo che adesso vede la Roma come prossima avversaria. La sfida della verità per due città che sognano l’Europa che conta.