La Opinión
Ora è davvero tornato l’amore per gli azzurri?

L’Italia supera la Macedonia 5-2 in un match davvero molto entusiasmante e appassionante. Decisivo è stato un primo tempo di altissimo livello, con un Chiesa a dir poco scatenato e autore di una doppietta. Nel secondo tempo gli azzurri allentano la tensione, ma Raspadori ed El Shaarawy scacciano gli incubi e spezzano il tabù. E ora tutto si deciderà lunedì nella sfida contro l’Ucraina, con la qualificazione per Euro 2024 che si giocherà in quel di Amsterdam. A colpire però è stato l’entusiasmo e l’amore dello stadio Olimpico.
Un tifo vero
Tutto potrebbe ruotare anche solo e soltanto attorno ai numeri: oltre 56mila presenze per una semplice partita di qualificazione, per quanto importante, non possono certo passare inosservati e lasciare indifferenti. A Roma, e soprattutto in tutta Italia, sembra essere tornata quella voglia di Nazionale che mancava da un po’ di tempo. E, soffermandosi ancora una volta su quelli che sono i dati, tutto ciò può essere testimoniato dagli oltre 7 milioni di telespettatori che hanno seguito la sfida su Rai Uno. Insomma, il supporto non è mancato, né in presenza né a distanza.

Per Italia-Macedonia del Nord c’è stato il pubblico delle grandi occasioni
L’Olimpico non ha fatto mancare il suo appoggio, con cori che rievocano un passato lontano mai impossibile da dimenticare. Fin troppo chiaro il riferimento al po po po po po po, datato Mondiali vinti nel 2006. Un supporto che si è fatto sentire in particolar modo nel momento più difficile, ossia quando nel secondo tempo la sfida si sarebbe potuta riaprire dopo i due gol della Macedonia. E quindi si sta senza alcun dubbio parlando di un qualcosa di fondamentale.
Una Nazionale diversa
Tutto potrebbe essere legato a una Nazionale tutta nuova, soprattutto nello spirito, e dove si inizia a vedere la mano di Luciano Spalletti. L’Italia ha ritrovato grinta, determinazione, personalità e fame. D’altronde un’ennesima delusione dopo la mancata partecipazione ai Mondiali sarebbe stata troppo per questo gruppo, per quanto ci sono giocatori e staff totalmente differenti. Un ennesimo fallimento sarebbe però difficile da digerire.

Nella Nazionale inizia a vedersi la mano di Spalletti
E, ancora una volta,, a parlare sono i numeri. Da quando c’è l’ex allenatore del Napoli sulla panchina azzurra sono già 13 le reti realizzate e per di più in solo cinque partite. Inoltre sono ben nove i marcatori: Frattesi, Berardi, Chiesa, Inmmobile. El Shaarawy, Raspadori, Darmian, Bonaventura e Scamacca. E non è un caso che l’Italia ieri sera sia andata al tiro ben 19 volte, con 11 conclusioni sono finite nello specchio. Dunque si sta parlando una squadra che ha dominato la partita e che sta ritrovando il feeling con il gol. Ed è per questo che si può parlare anche di amore ritrovato.
