La Opinión
Il ritorno di Mazzarri al Napoli è davvero così clamoroso?

Alla fine il Napoli, dopo l’esonero di Garcia, ha deciso di (ri)affidarsi a Walter Mazzarri. Una scelta che sta facendo discutere e non poco. Ma è davvero così tanto clamorosa questa decisione presa da De Laurentiis? Sicuramente c’è un bel po’ di sorpresa, ma forse c’è qualcosa da analizzare in modo più specifico e dettagliato.
I rischi del ritorno di Mazzarri
Non vi è alcun dubbio che questa, al di là del valore delle possibili alternative, sia una sorta di vera e propria scommessa e quindi, sotto certi punti di vista, un autentico rischio. L’obiettivo, visto anche il contratto di soli sette mesi, è quello di ritrovare la quadra e di salvare il salvabile in una stagione nata malissimo. Ed ecco che il pericolo maggiore, visto quanto già accaduto con Garcia, è che nello spogliatoio possa, ancora una volta, regnare e dominare lo scetticismo. Insomma, non si sa come i giocatori, dopo l”epoca Spalletti, possano accogliere un altro allenatore con idee totalmente differenti.

Osimhen ha avuto un pessimo rapporto con Garcia. Come andrà con Mazzarri?
Ma a cosa può essere legato tutto questo scetticismo? Nessuna critica personale, ma ci sono degli aspetti che sono a dir poco oggettivi. In questi ultimi dieci anni infatti Mazzarri non ha certo lasciato segni di sé e ottenuto grandissimi risultati. Infatti l tecnico, al di là dell’Inter, con cui non ha tra l’altro fatto benissimo, si è seduto sulla panchina di Watford, Torino e Cagliari. Un rendimento di base più che sufficiente seppur senza lampi, ma con i sardi, dopo qualche buon risultato, è stato esonerato per aver fallito la missione salvezza. Il compito che gli spetta ora è a dir poco complicato.
I punti di forza
Però non si possono sottovalutare quelli che potrebbero essere i punti di forza del buon Walter. Quest’ultimo avrà sicuramente una grandissima voglia di riscatto e di riprendersi la scena da cui manca da fin troppo tempo. Inoltre il mister è sicuramente uno che bada al sodo, al concreto eche è in grado di adattarsi ai giocatori che ha a disposizione. E sicuramente, al di là dell’andamento negativo di questa prima parte di stagione, il materiale che avrà sarà di ottima qualità, con i pilastri che potrebbero essere Zielinski, Kvaratskhelia e Osimhen.

Zielinski potrebbe essere uno dei pilastri del Napoli di Mazzarri
C’è un po’ un qualcosa che non va assolutamente dimenticato: Walter Mazzarri conosce molto bene la piazza di Napoli, con i suoi pregi e i suoi difetti. Una piazza che l’ha amato alla follia, in quanto è stato il primo che è riuscito a rifarla sognare e a riportarla in alto dopo tantissimo tempo. Forse basta anche solo questo considera la scelta di ADL non così tanto folle e clamorosa. Il resto lo dirà il campo.
