La Opinión
Lazio e Milan, un martedì da leoni
Leao e Giroud risvegliano il Milan: una notte da leoni in Europa. La Lazio supera il Feyenoord: Immobile segna il destino in Champions
Il martedì di Champions League ha sorriso alle italiane, viste le vittorie di Lazio e Milan, le due squadre forse più in difficoltà dopo quanto successo nel fine settimana di campionato. Ed ecco che la reazione dei biancocelesti e dei rossoneri è stata davvero veemente, di carattere e di grande personalità. Per una serata da veri e propri leoni. E segnata dalle reti di campioni mai domi e che si sono ripresi la scena e la copertina.
Bentornati Leao e Giroud!
La notte di San Siro è stata senza alcun dubbio di quelle importanti ed emozionanti. Ci si aspettava una risposta e c’è stata. Eppure la partita non è iniziata nel migliore dei modi, con il gol dell’ex interista Skriniar. A suonare e a guidare la rimonta sono però stati i due giocatori che più sono mancati nelle ultime partite, ossia Leao e Giroud. Il portoghese ha siglato la rete del pari, con una rovesciata da urlo e che è valsa da solo il prezzo del biglietto. Ma ancor di più da applausi è stato lo stacco poderoso del francese, che ha dominato l’area e ha beffatto Donnarumma, l’ex tanto fischiato e detestato.
Una vittoria che riapre quello che è il discorso qualificazione. Ma soprattutto è una vittoria che fa respirare, e non poco, Stefano Pioli. Il tecnico dei meneghini era a dir poco in bilico, ma questo successo di prestigio rende la sua panchina, quantomeno per ora, un po’ più salda. E sicuramente, nella prestazione del Milan, nel modo di impostare e di giocare la partita, c’è la sua mano e il tanto lavoro di questi ultimi giorni. Con la sensazione che, il gruppo, sia ancora dalla sua parte. E questo, visti i pensieri di molti, non era poi così scontato.
The King Ciro is back
E, a proposito di ritorni tanto attesi e di calciatori che si riprendono la scena, il pensiero non può non andare a quanto accaduto all’Olimpico. La Lazio ha battuto il Feyenoord, provando a mettersi alle spalle tutto ciò che di negativo c’è stato in questo primo scorcio di stagione fatto di troppi alti e bassi. Il protagonista è stato quel Ciro Immobile tanto vituperato, criticato e che sembrava essere l’ombra di sé stesso. E invece all’attaccante biancoceleste è bastato un pallone giocabile e in profondità per tornare Re e fare 200 con l’aquila sul petto.
Un match dove i biancocelesti ci hanno messo carattere, tigna, determinazione, fame e attributi. Forse tutto ciò che tante volte è mancato nelle scorse partite. E a suonare la carica è stato il capitano. Un eroe e un simbolo ritrovato in un martedì da leoni. Con il ruggito di chi non vuole arrendersi e mollare mai. E lo ha dimostrato sul palcoscenico che più conta.