Milan-Ibrahimovic, conto alla rovescia. Giuntoli accelera per il rinnovo di Bremer, il futuro di Thiago Motta. E Lukaku…

Milan-Ibrahimovic, conto alla rovescia: quale ruolo per lo svedese?

Il Milan e Zlatan Ibrahimovic sono pronti a dirsi di sì per la terza volta. Dopo la parentesi 2010-2012 da calciatore e il ritorno nel gennaio 2020 fino al ritiro dall’attività agonistica del giugno 2023, l’ex centravanti svedese, come riportato da Gianluca Di Marzio, è pronto a diventare a tutti gli effetti un dirigente del Diavolo. Tra l’altro un post social del classe ’81 non lascia spazio ad interpretazioni:

tic tac tic tac pic.twitter.com/4eA07M73Dq

— Zlatan Ibrahimović (@Ibra_official) November 7, 2023

Ma quale ruolo svolgerà lo svedese? Secondo il noto esperto di mercato, Ibrahimovic sarà a tutti gli effetti un dirigente dell’area sportiva del club. Un consulente di Cardinale, dunque, con le deleghe per il settore sportivo e un ruolo da collante a Milanello tra squadra e società. Sarebbe invece ancora da decidere l’eventuale partecipazione di Ibra alle scelte di mercato affiancando in questo caso Furlani e Moncada. Dettagli che con ogni probabilità verranno sistemati durante la prossima sosta per le nazionali: per lo svedese si parla di un contratto triennale con opzione.

Zlatan Ibrahimovic – Photo by Facebook.com

Il legame tra Ibrahimovic e il Milan non è assolutamente in discussione e una figura come la sua farebbe comodo a Pioli. Restano però delle perplessità scelto da Cardinale: sono ancora vivi gli screzi con Maldini e i motivi dell’allontanamento dello storico capitano rossonero. Siamo sicuri che Zlatan sia meno ingombrante di Paolo? Un equilibrio sottile che rischia di spezzarsi molto presto, un pò come accadde con Boban nel marzo del 2020. Ibra promosso con riserva: solo il tempo dirà se la scelta sia stata corretta.

Juve, il piano di Giuntoli: si spinge per il rinnovo di Bremer

Gleison Bremer sta tornando, in questi primi mesi di stagione, il roccioso e forte centrale ammirato con la maglia del Torino. Dopo un normalissimo periodo di adattamento, il brasiliano, anche grazie all’infortunio di Danilo, si sta piano piano imponendo come leader della retroguardia bianconera. Tanto che, come riportato da calciomercato.com, Cristiano Giuntoli, DS della Vecchia Signora, ha allacciato i primi contatti con l’entourage del ragazzo per estendere l’attuale accordo in scadenza nel 2027. Giuntoli infatti vuole ridurre l’ammortamento annuo a bilancio del centrale abbassandolo dagli attuali 7 milioni di euro a 6.1. Questo sarebbe possibile prolungando fino al 2028 un accordo che garantisce a Bremer 5 milioni di euro netti a stagione.

L’idea della Juventus ha certamente logica nell’ottica di abbattimento dei costi iniziata dalla scorsa estate. Tuttavia è lo stesso Bremer a non essere particolarmente convinto di rinnovare oggi con i bianconeri. I quasi 4 anni di contratto rimanenti non rendono impellente l’argomento e soprattutto Bremer, pur trovandosi benissimo a Torino, sa che le grandi squadre (Tottenham, Atletico Madrid e Bayer Monaco su tutte) hanno cominciato a seguirlo nuovamente con grande interesse. Che sia lui il grande sacrificio dell’estate 2024 della Juve?

Bologna, futuro di Thiago Motta argomento caldo: si viaggia verso il rinnovo

Come riferito dalla Gazzetta dello Sport, il futuro di Thiago Motta è un argomento caldissimo in casa Bologna, squadra rivelazione di questo inizio di stagione grazie, e forse soprattutto, al lavoro dell’ex centrocampista dell’Inter. L’oriundo è in scadenza di contratto al termine della stagione ma nonostante i tanti interessamenti ricevuti dall’Italia e dall’estero nelle ultime settimane, il tecnico è pronto a rinnovare con il club di Saputo fino al 2025 con opzione per la stagione successiva. L’ultimo passaggio prima di siglare l’intesa sarà quello di concedere a Thiago Motta sempre più centralità nelle scelte di mercato e tecniche del club.

Se dal punto di vista del Bologna la conferma di Thiago Motta sarebbe una grandissima mossa del club, restiamo stupiti dalla mancanza di volontà del tecnico di spiccare il grande salto e misurarsi in una grande squadra. L’ex centrocampista ha ormai dimostrato di essere un tecnico fuori categoria per cosiddetta provincia italiana (seppur di grandissimo prestigio come Bologna). Rimanere uno o due anni ancora in Emilia Romagna potrebbe tarpargli le ali e far perdere importanti treni per la propria carriera. La scelta ci appare dunque molto molto strana.

Roma, Lukaku resta? Incrocio con Abraham

Romelu Lukaku è il vero e autentico trascinatore della Roma di José Mourinho. Il belga ha realizzato anche la rete decisiva domenica contro il Lecce avvicinando i giallorossi alle posizioni di vertice. Il rendimento del classe ’93 fa già riflettere i dirigenti della Roma, in particolare Tiago Pinto. Il prestito oneroso del centravanti belga scade a fine stagione e l’obiettivo del club sarebbe quello di trattenerlo. La clausola rescissoria da 43 milioni di euro è però troppo alta per la Roma che sta pensando di offrire ai Blues il cartellino di Tammy Abraham per quello che sarebbe uno scambio praticamente alla pari.

L’operazione gode della nostra umile approvazione. Lukaku è realmente l’uomo in grado di cambiare il volto della Roma sia nel presente che nel futuro del club giallorosso. La rinuncia ad Abraham peserebbe per età e per valore del calciatore (a prescindere dallo scarso rendimento della scorsa stagione nella prima l’ex Chelsea aveva segnato ben 27 gol in tutte le competizioni) ma l’upgrade resta evidente. Lukaku simbolo e faro della Roma: i giallorossi pianificano il futuro.