TransferMarket
Juve-Locatelli, accordo per il rinnovo. Sarri avvisa Lotito, i retroscena di Auslio. Smalling verso l’Arabia?

Importante novità in casa Juve. Come riferito da calciomercato.com infatti, il club bianconero ha trovato l’accordo per il rinnovo del contratto di Manuel Locatelli, centrocampista perno della mediana di Allegri e simbolo della Juve degli ultimi anni. Una notizia importante che fa seguito all’altro fondamentale prolungamento, quello di Federico Gatti. Ascoltata dunque la richiesta di Allegri che vede nell’ex regista di Milan e Sassuolo un elemento in grado di incarnare la juventinità nei prossimi anni e di diventare, perché no, anche capitano della squadra bianconera. Locatelli prolungherà fino al 2028 con ingaggio che passerà dagli attuali 3 milioni di euro netti a quasi 5, bonus inclusi. L’ufficialità è attesa durante la prossima sosta per le nazionali di novembre.
Pur non stravedendo per il ragazzo approviamo la scelta della Juve di blindare quella che di fatto è una colonna di questi anni bianconeri. Non solo il decisivo gol nella notte di San Siro contro il Milan, ma anche una leadership riconosciutagli da tutta la squadra nonostante la giovane età. Proprio attraverso questo tipo di calciatori la Juve può pensare di ricostruire un ciclo di livello: attaccamento, fame e spirito di sacrificio sono infatti sempre stati i requisiti fondamentali dei tantissimi successi del club piemontese. Mossa totalmente azzeccata.
Lazio, Sarri gela Lotito: “Me ne vado a giugno”
Le voci degli ultimi giorni sul futuro di Maurizio Sarri trovano piano piano conferma. Come riporta Il Messaggero infatti, nel sottopancia dell’Olimpico al termine della gara vinta lunedì sera al fotofinish contro la Fiorentina (rigore di Immobile al minuto 95), il tecnico toscano avrebbe ribadito a Claudio Lotito l’intenzione di andarsene a fine stagione nonostante un contratto in essere fino al 2025 da 4 milioni di euro netti a stagione. Sarri vorrebbe infatti coronare il suo sogno di allenare la Fiorentina sia per alcune situazione createsi nell’ambiente biancoceleste che non gli vanno a genio, sia per avvicinarsi a casa in un calcio, quello di una partita ogni tre giorni, che non lo affascina più. I prossimi mesi saranno dunque decisivi per capire se le intenzioni dell’ex Napoli e Juve diventeranno realtà.
Conoscendo il personaggio non ci stupiremmo se effettivamente a giugno 2024 dovesse arrivare l’addio ai colori biancocelesti dopo tre anni intensi e uno storico secondo posto in classifica, quello della scorsa stagione. La sensazione è che a Sarri stia ormai stretto il ruolo di parafulmine e centro di gravità permanente della Lazio. Troppe pressione, sia societarie che ambientali, rispetto al reale valore della rosa e alle prospettive della stessa. Terminare la carriera a Firenze potrebbe essere il giusto epilogo per un tecnico sì divisivo ma capace di vincere sia in Italia (lo scudetto con la Juve) sia in Europa (l’Europa League con il Chelsea).
Inter, tutti i retroscena di Ausilio sul mercato
Intervenuto a Radio Serie A, Piero Ausilio ha fatto il punto su tre importanti temi del mercato nerazzurro: Lukaku, Lautaro Martinez e Marcus Thuram. Le sue dichiarazioni:
“Preferisco non parlare di un giocatore che è di un’altra società, non l’ho mai fatto in questi mesi. Dico solo che mi piace pensare al presente e al futuro, e Lukaku fa parte del passato: con lui abbiamo vinto uno Scudetto, ci ha portato una plusvalenza importante, e abbiamo perso due finali. Devono esserci educazione e rispetto: le cose stavano andando avanti, è evidente, ma a un certo punto sono venute a mancare. Quando ci si nasconde o si mandano risposte tramite altre persone si pensa a voltar pagina. Per me è un capitolo chiuso dall’8 luglio. L’ultima telefonata? Fu una chiamata decisa, ma nulla particolare. Dissi a Romelu quello che pensavo, dopo un po’ di tempo che non riuscivo a sentirlo. Lautaro Martinez? La sua è una storia particolare: era di fatto dell’Atlético Madrid, furono quattro giorni di trattative pazzeschi. Quando prendi un aereo e vai lì a tentare l’1% in una situazione compromessa al 99% rischi di fare brutta figura, ma furono 4 giorni pazzeschi. Mancava solo l’accordo con l’Atletico, c’era una clausola che per fortuna Lautaro non voleva esercitare e lì facemmo un grande lavoro di squadra. Mi aiutò Zanetti con il suo procuratore, Milito con il loro durissimo presidente. Una volta chiuso tutto, ci fu una partita disastrosa, perché lui fece 3 gol e un rigore procurato quella sera. Ci sedemmo di nuovo al tavolo il giorno dopo e lo pagammo qualcosa in più, ma riuscimmo a portarlo a casa. Thuram? La prima volta che ci ho pensato? Dopo la cessione di Lukaku al Chelsea, non sapeva neanche di essere una prima punta. Venne preso Dzeko dalla Roma, ma ci mancava il secondo attaccante per completare il reparto con Lautaro. Era il prescelto, ma si infortunò: avevo già parlato con lui e il papà, la negoziazione andava avanti spedita anche grazie a Mino Raiola, che approfitto per ricordare. Avevamo quasi definito tutto, ma la domenica precedente l’incontro definitivo si fece male al ginocchio e dovemmo cambiare obiettivo. Fui il primo a dire a Lilian che suo figlio poteva diventare attaccante centrale, me lo ha ricordato l’altro giorno. Il nostro progetto era finalizzato e mirato su di lui, il vantaggio ce lo siamo presi”.
La presa di posizione su Lukaku rende ben chiari i contorni di una vicenda che lasciato decisamente strascichi. La bravura di Ausilio, troppo spesso sottovalutata, è stata quella di saper andare oltre costruendo comunque una squadra decisamente competitiva. L’Inter è sicuramente in buone mani.
Roma, club arabi su Smalling: addio a gennaio?
La situazione di Chris Smalling continua ad allarmare la Roma, Il difensore è fuori ormai da diverse settimane e nella giornata di oggi è volato a Londra per un consulto medico relativo al problema al ginocchio che gli impedisce di scendere in campo. Mourinho è molto seccato dal comportamento del difensore: l’inglese potrebbe giocare assumendo antidolorifici ma l’ex United è contrario ad assumerli e vuole rientrare solo quando non avvertirà più dolore. Come riferito da Repubblica però, la Roma potrebbe optare per la separazione già a gennaio. Diversi club arabi, che avevano sondato il terreno già in estate, sono tornati alla carica e questa volta i giallorossi potrebbe prendere in considerazione le offerte pervenute.
Diciamo la verità: dopo il rinnovo del contratto fino al 30 giugno del 2025 Smalling si è letteralmente seduto. La scelta della Roma di regalare due anni di contratto al 35enne si sta rivelando un vero e proprio boomerang. L’addio ad oggi appare come una soluzione praticamente necessaria.
