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Juve versione operaia: Allegri sullo orme del “rossonero” Zaccheroni

La vittoria di ieri sera della Juve, arrivata in extremis contro il Verona grazie ad un gol in mischia di Cambiaso, ha regalato il primato ai bianconeri di Allegri dopo oltre tre anni. I 23 punti conquistati nelle prime dieci giornate di campionato segnano una ritrovata competitività non tanto per quanto riguarda la corsa Champions League (al netto della penalizzazione dello scorso anno i bianconeri negli ultimi anni si sono sempre qualificati per la massima competizione europea) ma addirittura per lo scudetto. Certamente i bianconeri non sono la squadra più attrezzata nella corsa al tricolore visto che sulla carta le due milanesi e il Napoli sembrano avere qualcosa in più ma l’assenza delle coppe europee sta diventando un vantaggio intorno al quale Allegri sta costruendo una squadra granitica, non spettacolare ma terribilmente efficace.

La Juventus si interroga su Allegri
Juve sulle orme del Milan di Zaccheroni
Vedendo la squadra bianconera del tecnico livornese di questa stagione, la terza dal suo ritorno alla Continassa, non può non tornare alla mente il Milan scudettato della stagione 98/99. I rossoneri dell’epoca, proprio come la Juve odierna, non erano assolutamente i favoriti sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista mediatico. Tuttavia, attraverso l’esperienza del gruppo storico e di un manipolo di giovani quasi alle prime armi, il Diavolo vinse un insperato 16° scudetto.
Anche la Juve di questa annata, che proprio come il Milan di Zaccheroni non ha impegni extra settimanali se non la Coppa Italia, può contare su un gruppo solido di veterani (i vari Rabiot, Szczesny, Rugani, Danilo e Milik) più una rosa di giovani promettenti (da Gatti a Cambiaso, da Kean al giovane Miretti a centrocampo). Non è impossibile dunque ipotizzare il colpo grosso. Allegri ha capito prima degli altri che in Italia ciò che conta è non prenderle. Una visione magari vecchio stile che in Italia ha di norma però sempre portato risultati.
Sfruttando la qualità del suo reparto migliore, l’attacco, e contando su una difesa tornata impenetrabile come ai tempi della BBC, Max può cullare importanti chance di tricolore. Anche la Dea bendata sembra aver posato la mano sui bianconeri. A Bergamo contro l’Atalanta è arrivato un soffertissimo 0-0 quando probabilmente la vittoria dei padroni di casa sarebbe stata il risultato più giusto mentre ieri sera la rete della vittoria è arrivata quando ormai il sipario del pari stava calando sullo Stadium.
Pericolo da non correre

Manuel Locatelli ha deciso Milan-Juventus
Il pericolo da non correre per la banda di Allegri è quello di esaltarsi ora che le cose sembrano andare tutte nel verso giusto. Il mantra del tecnico è sempre stato l’equilibrio ed è proprio su quello che i bianconeri dovranno continuare a coltivare le proprie fortune. Senza dare credito ai tanti soloni che ritengono la Juve, insieme all’Inter, la rosa più forte della Serie A. Calma e gesso dunque: la strada per tornare a sollevare uno scudetto che manca da 3 anni e mezzo è ancora lunghissima.
