La Opinión
Empoli, Rui Patricio e Dia. La riscossa degli ultimi

Per una volta mettiamo da parte i primi della classe. Lasciamo perdere le vittorie della Juventus contro il Milan, dell’Inter contro il Torino, i 3 punti corsari della Roma contro il Monza e i 3 gol scaccia-crisi del Napoli. Lasciamo perdere Lautaro Martinez e Kvaratskhelia, Felipe Anderson e Szczesny. Guardiamo gli ultimi, quelli più bistrattati, messi sempre da parte. Guardiamo i criticati, i bolliti, i condannati. Questo turno, infatti, segna la loro piccola riscossa.
La vittoria dell’Empoli contro la Fiorentina, che per la prima volta porta i toscani fuori dalla zona retrocessione, i gol di Dia, tutti negli ultimi minuti, che salvano la Salernitana e Inzaghi, le parate di Rui Patricio, finalmente decisivo per una vittoria della Roma. L’ultimo turno porta in dote le loro storie. E dei segnali di ripresa che non possono passare inosservati.
La firma di Rui Patricio
Un avvio difficile, con statistiche impietose nel rapporto tra tiri in porta e gol subiti. Una forma fisica apparsa quanto mai in ritardo, una capacità di guidare la difesa e di leggere le situazioni che sembrava scomparsa. L’avvio di Rui Patricio non è stato facile, così come quello del resto della squadra di Josè Mourinho. E, come spesso avviene in questi casi, è subito caccia al colpevole. Il portoghese è effettivamente agli sgoccioli della sua esperienza nella capitale, che sicuramente terminerà a giugno ma la sua esperienza non poteva essere scomparsa magicamente. Ecco allora che la partita contro il Monza può rappresentare un nuovo inizio: sicuro, deciso, presente quando chiamato in causa. Con 3 punti che sono arrivati anche grazie a lui. E dopo così tante critiche è il caso di sottolinearlo.

Grande prestazione contro il Monza per Rui Patricio. Fonte foto: TuttoCalcioWeb.info
La vittoria dell’Empoli e la dedica di Caputo
La versione migliore di una contro la peggiore dell’altra. La sintesi migliore per la partita di lunedì sera tra Fiorentina ed Empoli è fatta dalla Gazzetta dello Sport. La partita più bella, fin qui, di una squadra che appariva già condannata alla retrocessione. La partita peggiore, fin qui, di una che era lanciatissima in piena Champions League. Con una storia bella e particolare, quella del gol di Ciccio Caputo, che ieri ha aperto le danze nel secco 0 a 2 dell’Empoli: “Ci tenevo a fare una dedica, a mia figlia Sofia, che compie 14 anni – ha spiegato – Dopo la partita di maggio contro la Juventus abbiamo avuto un brutto periodo, è stata ricoverata 50 giorni per un problema abbastanza serio. Per fortuna ce l’ha fatta. Ho pensato di smettere, ma ora sta bene”. Un gol importante, insomma, non solo per la squadra toscana.

Gol di Caputo. Fonte foto: Calciomercato.com
La riscossa di Dia
Tutto in dieci minuti. Dalla paura della sconfitta alla gioia del gol. Al 80esimo la Salernitana è sotto di un gol contro il Cagliari, in quello che è il più tradizionale degli scontri salvezza. Poi il pareggio di Dia, seguito 2 minuti dopo dal colpo che sembra del KO, quello di Viola. Sembra. Perché il senegalese aveva in serbo un altro dei suoi colpi, sfornato allo scadere, al 95esimo. Filippo Inzaghi si salva. E per adesso lo fa anche la Salernitana. Che resta ancora penultima, ma prova a rimanere a galla. Se ci riuscirà o meno lo diranno anche i gol del suo bomber.

Dia, il bomber della Salernitana. Fonte foto: Tuttosport
