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Il calcio italiano trema: Corona rivela i nomi e il numero di giocatori potrebbe raggiungere cifre spaventose
Non solo Fagioli
Nicolò Fagioli potrebbe essere solo il primo dei giocatori a essere finito nel registro degli indagati, le scommesse effettuate su piattaforme illegali coinvolgerebbero altri calciatori, anche nel giro della nazionale italiana allenata da Luciano Spalletti. Fabrizio Corona nelle ultime ore sembra aver scoperchiato il vaso di Pandora, nella giornata di ieri proprio Corona sul suo canale Telegram aveva annunciato che sul suo sito, DillingerNews, avrebbe rivelato altri due nomi di giocatori coinvolti nel giro delle scommesse illegali.
Corona è stato di parola e dopo aver pronunciato nome e cognome di Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, ha alzato un polverone con gli inquirenti che si sono precipitati immediatamente in quel di Coverciano nel ben mezzo del ritiro azzurro. Tonali e Zaniolo sono stati interrogati, hanno ricevuto gli avvisi di garanzia del caso e hanno lasciato prima del previsto il ritiro della nazionale. Le indagini a riguardo sono coordinate dal Pubblica Ministero, Manuela Pedrotta, che di solito si occupa di indagini legate alla mafia, ma in questa situazione sta indagando in maniera approfondita sul caso delle scommesse illegali, che potrebbero coinvolgere addirittura dieci giocatori. Gli inquirenti hanno anche sequestrato gli smartphone con cui i giocatori si sarebbero collegati alle piattaforme di scommesse. Il blitz nel ritiro della nazionale era previsto dopo la partita contro Malta, ma dopo le parole di Corona le indagini hanno subito un’accelerazione improvvisa.
L’inchiesta potrebbe coinvolgere anche i club
Secondo l’articolo 720 del Codice Penale i soggetti che partecipano al gioco d’azzardo rischiano l’arresto fino a sei mesi, in aggiunta alla reclusione è prevista anche un’ammenda pari a 516 euro, le pene potrebbero diventare più severe a seconda dell’importo delle cifre che vengono investite nelle scommesse clandestine. Secondo le indiscrezioni che filtrano di minuto in minuto, c’è chi potrebbe aver scommesso anche sulle partite disputate dalla propria squadra, in questo caso le indagini potrebbero allargarsi anche al club, bisognerà in questo caso verificare la responsabilità degli stessi, in caso ovviamente ci sia una responsabilità anche delle squadre.
Agli atti ci sarebbero prove inconfutabili che attesterebbero il coinvolgimento di Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, i due giocatori che militano in Premier League rispettivamente nel Newcastle e nell’Aston Villa. A questo punto le indagini potrebbero espandersi a macchia d’olio; gli investigatori vogliono vederci chiaro cercando di comprendere l’entità delle scommesse e se dei giocatori possano anche essersi indebitati per giocare, perché a quel punto si dovrebbe affrontare anche il tema delicato della ludopatia. Zaniolo e Tonali avrebbero ammesso di aver giocato a poker e blackjack, ma di non aver scommesso su eventi calcistici. Nelle prossime ore gli inquirenti verificheranno anche la posizione dei due calciatori che militano nel massimo campionato inglese.
La lista dei giocatori coinvolti potrebbe comprendere anche Nicola Zalewski, centrocampista polacco della Roma, saltato fuori dal cilindro sempre dopo che Fabrizio Corona aveva promesso sui social di svelare chi fossero gli altri calciatori interessati alla questione. L’inchiesta dunque si allarga, anche perché nelle chat dello smartphone di Fagioli ci sarebbero indizi chiari che rimandano ad altri giocatori coinvolti nella situazione.
Il calcio italiano trema, all’orizzonte c’è un nuovo scandalo in arrivo con il terremoto che ha già fatto tremare le fondamenta dello spogliatoio della Juventus, ma ben presto a finire sotto la lente di ingrandimento del Pubblico Ministero potrebbero esserci diversi club di Serie A, e non solo. Di ora in ora il numero di giocatori coinvolti potrebbe raggiungere cifre spaventose.