PALERMO, 13 AGOSTO – Il calcio a volte non è tutto polemiche, arbitri incompetenti e illeciti. A volte, anche se evidentemente troppo di rado, il calcio è anche una storia da raccontare, un modo per ricominciare, uno spot per la vita. E’ il caso di Budan
GOL E LACRIME Ieri sera, al Renzo Barbera di Palermo, è andata in scena l’amichevole estiva Palermo-Parma. Partita bella, piacevole, avvincente conclusasi 4-1 per i rosanero. Il tecnico Sannino risulta essere molto soddisfatto per la vittoria della sua squadra, soprattutto data l’importanza del test. Ma i riflettori sono tutti puntati sul gigante croato, e al 35mo minuto della ripresa il tempo per un attimo si ferma. Budan va in gol, scoppia in lacrime ed alza le braccia al cielo, dedicando il gol alla figlioletta di 2 anni scomparsa un mese fa.
RITORNARE A RIDERE Le parole del tecnico Sannino a fine gara sono rincuoranti: “Il gol di Budan è importante soprattutto a livello personale, visto che sta vivendo uno dei momenti più brutti e uno dei traumi più brutti che si possano vivere“. Poi tocca al croato dire la sua: “Sì, ho segnato, ma sicuramente il dolore non si cancella. Adesso voglio provare a tornare a ridere proprio come faceva la mia bimba. I giovani? Li ho visti bene, stasera abbiamo ottenuto una bella vittoria, e dobbiamo proseguire su questa strada“. Grazie Igor, per averci ricordato che il calcio è prima di tutto un gioco.
Antonio Fioretto