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Russia Ucraina, lo sport prende le distanze. Szczęsny: “Mi rifiuto di giocare”

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Russia Ucraina

GUERRA RUSSIA UCRAINA – Il popolo ucraino è vittima di un momento atroce che tocca la storia dell’umanità. A seguito dell’invasione russa, la Uefa ha deciso di spostare da San Pietroburgo a Parigi la finale della Champions prevista il 28 maggio. Come accennato in un articolo a firma del collega Davide Luciani , le società sportive, ucraine e nazionali che appartengono a interessi internazionali e a giocare le partite in casa in luoghi neutrali. Una decisione che – anche nell’ambito dello sport – prende le distanze da quanto sta avvennendo in terra ucraina per mano del Presidente Vladimir Putin. Dunque niente finale di Champions League, niente Gran Premio di Sochi di Formula 1, partite e tornei attualimnte sono annullati o spostati in campo neutro. La Russiae la sua alleata Bielorussia sono escluseda tutti gli eventi citati. Lo Spartak Mosca dovrà giocare in campo neutro il ritorno degli ottavi di Europa League contro il Lipsia (in programma il 17 marzo). La Fifa, dal canto suo, potrebbe decidere di spostare il playoff per i mondiali in Qatar del 24 marzo tra Russia e Polonia (in programma a Mosca). La federcalcio italiana, ieri, ha deciso di posticipare di 5 minuti l’inizio di tutte le partite del weekend, al fine di porre la attenzione alla grave situazione in corso e ritenendo doveroso “inviare un unanime messaggio di pace “. Anche il calcio femminile si è unito ai colori dell’Ucraina, difatti su profili social c’è chi ha deciso di sostituire i loghi degli sponsor ufficiali con l’hashtag#Fermate la guerra. La Formula 1 , invece, ha annullato il Gran Premio di Russia previsto a Sochi dal 23 al 25 settembre. Dagli ultimi aggiornamenti raccolti, la Fis ha annullato tutti gli eventi di Coppa del mondo di sci organizzati in Russia fino a fine stagione. L’ Eurolega di basket ha deciso che le gare interne delle tre squadre russe iscritte alla competizione – Cska Mosca, Zenit San Pietroburgo e Unics Kazan – deveno svolgersi in campo neutro. La Federcalcio russa in merito alle decisioni messe a segno in queste ore, ha dichiarato che la reazione è stata “dettata da ragioni politiche” e la scelta di imporre il campo neutro“viola il principio sportivo e gli interessi di giocatori, allenatori e tifosi “.

Russia Ucraina, il dolore di Szczęsny

Anche la Polonia dice ‘no’ alla partita di playoff con la Russia per le qualifiche ai Mondiali di calcio in Qatar, in programma dal 21 novembre al 18 dicembre 2022. “È ora di agire. A causa dell’escalation nell’aggressione da parte della Russia in Ucraina, la squadra polacca non intende disputare i playoff, è l’unica decisione corretta “, ha scritto in una nota il presidente Cezary Kulesza. I giocatori polacchi sono schierati con la propria Federazione circa i fatti drammatici tra Russia e Ucraina, tra cui il grido di Robert Lewandowski e Leeds Mateusz Klich.

Il portiere della Juve Wojciech Tomasz Szczęsny, attraverso il suo profilo ufficiale di Instagram, ha asserito la sua tristezza sulla guerra Russia-Ucraina: “La mia coscienza non mi permette di giocare. Mia moglie è nata in Ucraina, nelle vene di mio figlio scorre sangue ucraino, parte della nostra famiglia è ancora in Ucraina, molti miei colleghi sono ucraini e sono tutte persone fantastiche. Vedere la sofferenza sui loro volti e la paura per il loro Paese mi fa capire che non posso stare fermo e fingere che non sia successo niente”.

Szczęsny ha poi aggiunto che nel momento in cui Putin ha deciso di invadere l’Ucraina “ha dichiarato guerra non solo all’Ucraina ma anche a tutti i valori che l’Europa rappresenta. Libertà, Indipendenza ma soprattutto Pace”. Parole di sgomento e sensibilità quelle del portiere bianconero: “Rappresentare il proprio Paese è il più grande onore nella carriera di un calciatore, ma è pur sempre una scelta. Mi rifiuto di giocare contro giocatori che scelgono di rappresentare i valori e i principi della Russia! Mi rifiuto di stare in campo, indossando i colori del mio Paese e ascoltando l’inno nazionale della Russia! Mi rifiuto di prendere parte ad uno sport anche che legittima le azioni del governo russo. So che il mio impatto potrebbe essere soloco, ma invito Fi simboli e Uefa ad agire e ritenere la federazione russa responsabile delle proprie azioni .

 

 

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