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Milan-Juve fa cambiare canale, l’audience televisivo di Mou, Sarri senza rinnovo e le bischerate di Osimhen
Sarri senza rinnovo non pensa alla Champions
Il pareggio scaturito allo Stadio Olimpico di Roma ha accontentato e scontentato tutti allo stesso modo. L’Atalanta poteva e voleva approfittare dello scontro diretto tra Milan e Juventus, con i rossoneri che non sono più imprendibili in orbita terzo posto, e i bianconeri su cui bisogna guadagnare punti preziosi per mettere al sicuro la qualificazione in Champions League. La sfida tra Atalanta e Lazio è stata equilibrata, lo 0-0 è il risultato più ovvio, figlio delle tante assenze e di una condizione fisica non ottimale dettata dalle fatiche della Coppa Italia. La Lazio è ormai lontana dal piazzamento quarto posto che coltiva il sogno dell’Europa che conta, Maurizio Sarri ne è ben conscio: “Champions? Ho solo detto che adesso non siamo nelle condizioni di pensarci. Siamo ottavi, parliamo di Conference League. Oggi non ci sono i presupposti per parlare di Champions, se poi saliremo in classifica vedremo”. E sul rinnovo: “Rinnovo? Non l’ho ancora avuto sotto al naso, il presidente ha avuto altri problemi, forse più importanti“.
Inter: polemica Var e tutti comodi sul divano
L’Inter di Simone Inzaghi è una macchina inarrestabile, i nerazzurri non si fermano e vanno avanti a macinare gioco fino ed oltre il novantesimo. Testimonianza più che attendibile la rete di Alexis Sánchez all’ultimo secondo contro la Juve in Supercoppa e la rovesciata di Andrea Ranocchia contro l’Empoli in Coppa Italia. Il Venezia nella sfida del Sabato pomeriggio prova a sbancare San Siro sbloccando il punteggio che coglie impreparata la difesa dell’Inter. Il pareggio di Barella sul finire della prima frazione riporta in equilibro il match, che nella ripresa vive forti emozioni, Venezia corsaro, Inter che tenta di trovare il giusto pertugio per scardinare le maglie della difesa avversaria. I padroni di casa però affondano e colpiscono sul più bello, quando scocca l’ora X. Denzel Dumfries ara la fascia destra e mette in mezzo un cross delizioso, pala telecomandata per la capoccia prepotente di Edin Džeko, che svetta più in alto di tutti e deposita alle spalle del portiere veneziano. I 5mila di San Siro esplodono in un grido liberatorio, tre punti che valgono sei, tutti comodi sul divano a godersi Milan-Juventus. Come però accade ormai da diverse settimane le polemiche che riguardano il Var non si placano e, anche in occasione della sfida del Meazza gli occhi più attenti si focalizzano sul pareggio interista, viziato da una sbracciata dell’attaccante bosniaco sul difensore del Venezia, Modolo. In realtà da prassi il Var non è potuto intervenire per analizzare l’episodio poiché dopo la presunta scorrettezza di Džeko, la palla è tornata in possesso della squadra ospite per ben due volte. Libera interpretazione o regola sino ad oggi sconosciuta? La saga Var continua.
Le bischerate di Osimhen
Il Napoli che travolge la Salernitana è una creatura mutante che si trasforma di continuo, la squadra di Luciano Spalletti è uscita definitivamente o quasi dalla mini crisi e si è rimessa in careggiata. Milan raggiunto in classica e ambizioni Scudetto che ritornano a rifarsi vive, dopo lo scoramento di fine 2021. Vincere contro l’ultima in classifica non è mai facile, perché le insidie della partita contro la Salernitana erano dietro l’angolo. Archiviate le polemiche e gli infortuni, i partenopei ricaricano il pallottoliere e con quattro reti scacciano via i fantasmi di un’altra stagione in chiaro-scuro. Unica nota stonata della giornata è il nervosismo dell’attaccante Victor Osimhen, l’allenatore napoletano spiega così: “Era nervosetto perché non ha fatto gol ed era dispiaciuto per non essere stato servito in un’occasione, ma non ho capito bene quale. Sono le classiche bischerate di fine partita”.
Mourinho e l’audience televisivo
La Roma continua il cammino verso l’Europa che conta, impresa complicata e assai difficile, ma dopo aver rifilato quattro gol al’Empoli tutto è possibile. Tammy Abraham è ormai una solida certezza, la doppietta del Castellani conferma infatti il buon investimento dei giallorossi che hanno affidato all’ex attaccante del Chelsea le chiavi dell’attacco. Il nuovo acquisto Sérgio Oliveira ha impattato alla grande sulla nostra Serie A con il secondo gol in due partite. Tutto bello, tutto perfetto, soprattutto perché alla festa del gol partecipa anche Zaniolo, ma nella ripresa si spegne la luce e i toscani fanno tremare il popolo romanista con due gol che riaprono parzialmente un match, chiuso virtualmente nel primo tempo.
Al termine dei novanta minuti José Mourinho la prende con filosofia: “Se ci fosse stato il 5-0 la gente avrebbe spento la TV, così l’audience è rimasto alto“.
Milan-Juve non è uno spot per il calcio italiano
Il Big-Match della Domenica sera doveva esser uno spot per il calcio italiano e invece si è trasformato in un pareggio noioso che a tanti ha fatto venire voglia di cambiare canale. Milan-Juventus doveva essere la partita di cartello della 23esima di Serie A e invece non è stata nient’altro che una partita come le altre. Match a tratti soporifero, privo di emozioni, soprattutto avaro di gol e azioni salienti. Le due squadre si sono rispettate, forse sin troppo, badando a non farsi troppo male, ma intanto l’Inter scappa. Zlatan Ibrahimović lascia il campo a metà primo tempo, sostituito da Olivier Giroud che però non incide sul match. Lo svedese se la prende con il terreno di San Siro, Stefano Pioli rincara la dose e Paolo Maldini promette una rizzollatura lampo prima del derby.
La Juventus si prende un punto che a Milano non fa mai male ma il tempo di Alvaro Morata sembra essere quasi scaduto, Paulo Dybala predica nel deserto e la Vecchia Signora inizia ad avere qualche acciacco di troppo. I tiri nello specchio della porta si contano sulle dita di una mano.
Adesso la pausa delle Nazionali, utile per rimettere a posto le idee e fare progetti futuri.