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Roberto Carlos, il terzino sinistro che non sapeva difendere

Passaggio di consegne
Nell’estate del 1995 la Milano nerazzurra salutò Ernesto Pellegrini per dare il benvenuto al nuovo presidente, Massimo Moratti. La campagna acquisti dell’Inter fu lunga e variegata: Totó Fresi, Maurizio Ganz, Felice Centofanti, Javier Zanetti, Paul Ince, Rambert e un certo Roberto Carlos.
Roberto Carlos
La stagione non inizia sotto una buona stella e l’Inter di Ottavio Bianchi fatica più del previsto, ma c’è un giocatore che più di tutti brilla e si carica la squadra sulle spalle. Il terzino sinistro Roberto Carlos è inesauribile, l’ex brasiliano del Palmeiras ara la fascia e all’occorrenza fa anche il goleador. Nelle prime tre partite in maglia interista Roberto Carlos mette a segno tre reti.
Roy Hodgson
Nel mese di Ottobre però Moratti decide di esonerare Ottavio Bianchi, lo scarso rendimento della squadra spinge il patron nerazzurro a cambiare la guida tecnica, sulla panchina del club meneghino siede Roy Hodgson, ex commissario tecnico della Svizzera. L’allenatore inglese cambia subito l’assetto tattico dello scacchiere nerazzurro, si passa ad un 4-4-2 molto concreto e poco fantasioso.
Alessandro Pistone
Mister Hodgson ha letteralmente stregato il presidente Moratti, che ripone nell’inglese fiducia totale. Nell’idea dell’allenatore nerazzurro Roberto Carlos è uno di quei punti deboli di quella Inter, il terzino non è capace di difendere. Hodgson chiede alla dirigenza un’intervento sul mercato e nella finestra invernale dal Vicenza arriva Alessandro Pistone, sostituto naturale del brasiliano sula fascia sinistra.
Rapporti tesi
Roberto Carlos perde il posto sulla fascia, spesso gioca fuori ruolo, schierato addirittura come interno di centrocampo al fianco di Paul Ince. I rapporti tra Hodgson e il terzino brasiliano sono tesi, l’atmosfera che serpeggia nello spogliatoio non è delle migliori.
Real Madrid
Al termine di una stagione incolore l’Inter arriva settima in campionato, la tifoseria rumoreggia e Massimo Moratti si trova con le spalle al muro. Ne farà le spese Roberto Carlos, mentre Roy Hodgson rimarrà seduto sulla panchina di San Siro.
Il terzino brasiliano, che a detta dell’allenatore inglese non sapeva difendere, andò al Real Madrid facendo le fortune del club spagnolo e diventando uno dei terzini sinistri più forti di sempre.
