La Opinión
Morata ha scelto il Barça, Kessié al posto di Pogba, nostalgia Lukaku e Insigne quasi canadese

Alvaro Morata ha scelto il Barcellona
Lo spogliatoio della Juventus è sempre più in fermento e il 2021 si chiude forse con buona pace di Massimiliano Allegri, che non vede l’ora di voltare pagina e iniziare a scrivere nuovi capitoli. Bisognerà solo capire se l’allenatore livornese lo farà ancora con gli stessi interpreti oppure cambierà registro. Il rinnovo di Dybala non arriva, i tifosi aspettano ma non troppo. e nel frattempo Gianluigi Buffon dice la sua sostenendo che: “Paulo è sicuramente un leader tecnico, perché è il miglior giocatore della Juventus, negli ultimi anni è maturato tanto, ma per essere leader della squadra devi esserci sempre e lui è stato molto assente“.

Morata, attaccante della Juventus
Si accendono dunque i riflettori reparto avanzato della Juventus, dopo Dybala ecco Alvaro Morata, che secondo voci di corridoio avrebbe già deciso di accasarsi al Barcellona. Il nuovo tecnico dei catalani, Xavi Hernández, avrebbe contattato personalmente l’attaccante spagnolo. Il Barcellona avrebbe recapitato alla Juventus un’offerta proponendo uno scambio tra Morata e Memphis Depay. A prescindere da e se andrà in porto l’affare, a Torino non hanno gradito l’atteggiamento del giocatore bianconero.
Franck Kessié al posto di Paul Pogba
Lo spogliatoio rossonero è scosso dalle voci di mercato, in entrata e in uscita. Uno dei papabili per dire addio è Franck Kessié, in scadenza di contratto e tentato dal Paris Saint Germain, che sarebbe disposto a sacrificare Georginio Wijnaldum. Per il rigorista rossonero però ci sarebbe anche la possibilità di rimanere in Italia. Franck è finito da tempo sul taccuino della Juventus, che in caso non arrivasse Paul Pogba investirebbe volentieri sul centrocampista rossonero.

I tifosi non ci stanno, mentre i compagni di squadra (Ibra compreso) storcono il naso da tempo, Kessié è uno dei leader carismatici del Milan, ma al Milan bisogna rimanerci a prescindere dalle offerte che arrivano.
Inter, nostalgia Lukaku
Come un fulmine a ciel sereno da Londra arrivano le parole di Romelu Lukaku, che al Chelsea sembra aver perduto la felicità. In estate il belga aveva salutato tutti, lasciando Milano per sbarcare dalle parti di Fulham Broadway, dove gioca il Chelsea. Inizio più che promettente con il gol all’esordio nel derby contro l’Arsenal, una firma d’autore in Champions League e pian piano un lento declino. Romelu forse vorrebbe tornare, la nostalgia ha preso il sopravvento. Lukaku ritorna sull’addio all’Inter: “Penso che tutto quel che è successo sarebbe dovuto andare diversamente: come ho lasciato l’Inter, come ho comunicato con i tifosi, sono cose che mi danno fastidio. Adesso penso che sia giusto parlare perché ho sempre detto che ho l’Inter nel cuore e un giorno spero vivamente di poter tornare a giocare lì. Sono innamorato dell’Italia. Questo è il momento di far sapere alla gente cosa è successo veramente senza però parlare male delle persone perché io non sono così“. L’attaccante riserva parole al miele anche ai tifosi: “Voglio scusarmi enormemente con i tifosi dell’Inter. Penso di aver sbagliato: il modo in cui me ne sono andato doveva essere gestito in modo diverso. Avrei dovuto parlare prima con voi, perché le cose che voi avete fatto per me, per la mia famiglia, per mia madre, per mio figlio rimarranno per sempre nella mia vita. Spero davvero con tutto il mio cuore di poter tornare un giorno all’Inter e non alla fine della mia carriera. Vorrei tornare quando sarò ancora ad alti livelli per provare a vincere ancora di più con la maglia nerazzurra“.

Nello spogliatoio nerazzurro magari qualche compagno sarebbe anche disposto ad riaccogliere un giocatore, che senza dubbio, ha spinto l’Inter verso la conquista del diciannovesimo Scudetto, ma l’armonia che si è creata all’interno delle mura del centro Suning è consolidata e un eventuale ritorno di Lukaku potrebbe essere una minestra riscaldata.
Napoli e Insigne, una storia tormentata
I tifosi si dividono. Si potrebbe tranquillamente riassumere così uno dei momenti più complicati della storia d’amore tra Lorenzo Insigne e il Napoli. il capitano dei partenopei ha già un piede e mezzo in Canada. L’offerta di undici milioni a stagione più bonus del Toronto, è la metafora perfetta del calcio moderno. I treni passano una volta sola e come detto da Sebastian Giovinco, la MLS non è la Serie A ma i soldi sono tanti.

Insigne-Milan: è questo il colpo dell’estate?
Napoli e il Napoli ardono e fremono per il pallone, il calcio è vita e chi non vuole restare se ne deve andare. Se una parte della tifoseria, a prescindere, non vuole più vedere Lorenzo con la maglia azzurra, c’è una frangia più riflessiva che lascia spazio e tempo al giocatore di poter valutare e decidere. Lo spogliatoio è in subbuglio, se il simbolo del club decide di andare è un bel problema ma al tempo stesso bisogna trovare l’erede della fascia e soprattutto capire se senza Insigne si gioca meglio, come sostengono alcuni. La sfida con la Juventus incombe e Luciano Spalletti fa orecchie da mercante, bisogna restare concentrati sul campionati e non lasciarsi distrarre dal mercato.












