La Opinión
Beppe Marotta prende tempo, Ibra nuoce al collettivo e Zidane spaventa Allegri

Spogliatoio Inter
L’Inter di Simone Inzaghi sta vivendo un ottimo momento di forma, che ha permesso ai nerazzurri di rosicchiare punti in classifica a Milan e Napoli e qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League, dopo undici anni. Uno degli artefici è sicuramente Marcelo Brozović, faro del centrocampo che cuce il gioco tra difesa e attacco.
Beppe Marotta prende tempo
Proprio il croato è attualmente al centro della questione rinnovo, che ormai tarda ad arrivare da diverso tempo.
A margine dell’incontro con l’Inter Club del Consiglio Regionale della Lombardia, l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha rilasciato delle dichiarazioni, proprio riguardo la questione Brozović.
Ecco le dichiarazioni di Marotta: “Sono valutazioni che si fanno in modo strategico e non è la prima volta che un club arriva ad affrontare questo problema e questa situazione ad un anno dalla scadenza. Non è nulla di compromettente se esistono i presupposti per poter continuare“. Dalle parole di Marotta traspare un certo ottimismo, ma la telenovela continua.
Spogliatoio Milan
Lo spogliatoio traballa
La seconda sconfitta consecutiva del Milan ridimensiona un ambiente che a tratti coltivava il sogno Scudetto. Stefano Pioli, fresco di rinnovo, stecca la seconda di fila e, dopo la sconfitta in quel dell’Artemio Franchi, il Sassuolo corsaro a San Siro ricaccia indietro il Milan che ora deve guardarsi le spalle. Quando mancano certezze lo spogliatoio traballa e a processo finiscono gli uomini di punta della formazione rossonera.
Zlatan Ibrahimović nuoce al collettivo
Zlatan Ibrahimović non è quasi mai criticabile, vista l’età e la quantità di gol che mette a disposizione, ma attenzione a non puntare tutto sullo svedese perché potrebbe risentirne il collettivo. Nell’ultimo match contro il Sassuolo l’atteggiamento del centravanti è stato indisponente, le urla contro i compagni di squadra non hanno certo migliorato la situazione.
Il caso Frank Kessie
Il caso Frank Kessie continua a tenere banco e una buona parte dei tifosi è stanca e frustrata, il giocatore non rende al massimo e la questione rinnovo destabilizza un ambiente che ha bisogno di certezze.
Alessio Romagnoli sopravvalutato
Sul banco degli imputati finisce anche il capitano Alessio Romagnoli, che contro il Sassuolo si espellere per fallo da ultimo uomo e nell’occasione della rete del 3-1 si fa saltare come un birillo da Domenico Berardi. Ormai da tempo la stampa rivendica il diritto di criticare un difensore, che secondo molti sarebbe troppo sopravvalutato. Spazio ai giovani insomma, la decisione però spetta all’allenatore.
Spogliatoio Juventus
Le dichiarazioni non convincono
In casa Juventus le cose non vanno meglio e dopo la sconfitta patita in casa contro l’Atalanta si aprono scenari apocalittici. Il colpevole numero uno è ovviamente l’allenatore Massimiliano Allegri, che a margine del triplice fischio dopo il match con la Dea, ha cercato di mettere una pezza e tappare la falla con delle dichiarazioni che non sono piaciute. Parole di circostanza: “Secondo me è stata una buona prestazione, abbiamo concesso poco e niente in una partita equilibrata. Non abbiamo fatto gol, ma credo che più che delusi si debba essere arrabbiati e questa rabbia va messa in campo a Salerno. Siamo poco precisi, ma i gol tra Dybala, Morata e Kean ce li abbiamo. L’unica medicina è quella stare tranquilli e pensare a lavorare”.
Zinédine Zidane e il panettone di Allegri
Guardano la classifica però non si sta molto tranquilli dalle parti di Torino, dove la tensione si taglia con il coltello. Il terremoto che ha scosso il club riguardo al caos plusvalenze, seguito da indagini e interrogatori, si aggiunge al clima poco felice che si respira nello spogliatoio bianconero. Voci di corridoio fanno il nome del grande ex, Zinédine Zidane, che da possibile sostituto di Ole Gunnar Solskjær sulla panchina del Manchester United, potrebbe diventare lo spauracchio di Allegri. Max mangerà il panettone?
