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Formula 1

È nato un mito

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È nato un mito

A Monza, in casa, in Italia, la Ferrari mancava un successo da ben nove anni. Era il 2010 quando la rossa strappava l’ultima vittoria, per poi dover attendere ben nove anni, tra sofferenza, sconfitte cocenti, clamorosi ribaltoni, per tornare a vincere a casa.  E si sa, davanti al proprio pubblico, ha tutto un sapore diverso. Differente. La vittoria vale davvero dieci volte in più.

È quel che ha gridato oggi Charles Lecrerc dalla sua Ferrari alla radio, sul traguardo, al termine del cinquantatreesimo giro che gli ha concesso il bis dopo la scorsa domenica, col suo secondo successo di fila, ed è conciso con il ritorno al trionfo del Cavallino nel GP di casa. E simbolicamente, questo, vuol dire una serie di cose che, messe insieme, fanno tanto, davvero tanto.

<h2> La nascita di un mito </h2>

Sul podio, a Monza, in un delirio di colori rossi, tutti ai piedi della Ferrari, c’è un ragazzo di ventuno anni alla sua prima grande e vera prova in F1: in sei mesi è passato da sparring partner a potenziale protagonista fino a diventare assoluto primo attore in casa rossa. E si è preso tutto, dalla stima della Scuderia all’amore del pubblico. Ha solo 21 anni, è monegasco, parla un italiano impeccabile. Ed era un predestinato. Ma da oggi è nato un mito, e forse Charles Leclerc nemmeno ancora lo sa, pazzo di una gioia infinita in questo momento. Charles, nel suo presente, si è preso già il futuro.

È un trionfo che sa di incoronazione, con una vittoria che può voler dire niente ed invece vale tutto. Le strategie di sabato, del tutto travisate, oggi si sono fatte benedire. 53 giri di cattiveria, di perenne lotta e all’inseguimento di un sogno, davanti a tutti, fino al traguardo, a quelle grida, a quella emozione tradita sulla sua faccia di ventunenne. Già, ventuno anni davanti a un quattro volte iridato Vettel, che oggi non solo ha visto il trionfo del compagno di Scuderia ma anche il suo sorpasso. Simbolicamente vuol dire tutto.

Una gara perfetta, quella di Leclerc, da veterano, senza sbagliare nulla. Resistendo colpo su colpo, a Bottas, al lunghissimo e ripetuto attacco di Hamilton. Tutti bloccati e rispediti dietro. Dietro il mito che oggi è appena nato.  E che si è involato verso Monza, il futuro, la gloria. Un giorno parleremo dei trionfi di questo fenomeno.

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