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Serie A, il pagellone del calciomercato 2019-2020

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Da quattro giorni il calciomercato ha ufficialmente chiuso i battenti, dopo una rovente estate in cui tanto si è detto, tanto si è fatto. Come ogni anno c’è chi si è rinforzato, chi invece non ha cambiato i propri equilibri e chi, invece, si è addirittura indebolito. È il classico andirivieni di ogni estate e di ogni sessione di calciomercato.

Noi di Sportcafe24, dopo una lunga, attenta e puntuale riflessione, abbiamo deciso di dare i nostri voti alle squadre italiane che in questi tre mesi hanno fatto mercato. Di seguito il nostro mega pagellone!

Atalanta 6,5: i bergamaschi, in vista della loro meritatissima apparizione in Champions League, hanno puntellato al meglio la rosa a disposizione di Mister Gasperini. Dal Siviglia, infatti, sono arrivati Kjae, Arana e sopratutto Muriel, un centravanti in più per le soluzioni offensive degli orobici, dal Genk l’interessantissimo Malinovskyi, Sportiello dal Frosinone. L’unica cessione degna di nota è quella di Mancini alla Roma. Mercato superato alla grande e a pieni voti.

Bologna 5,5: i felsinei hanno acquistato N.Dominguez, Medel, Denswill, Tomiyasu, Schouten, Bani, Orsolini, Soriano, Musa Juwara e Skov Olsen, tutti provenienti da mercati diversi e che nulla, al momento, aggiungono in termini di qualità e quantità in una squadra comunque dalla buona ossatura e che già aveva investito molto a gennaio. Tutte scommesse buone per un team che deve salvarsi ma la sensazione è che si poteva fare qualcosa in più, a fronte delle cessioni di Donsah, Pulgar, Nagy.

Brescia 7: ritorno in A col botto per le Rondinelle, che nella massima serie hanno deciso di restarci per un periodo di tempo più lungo del solito anno di gloria a cui, tristemente, siamo stati abituati nelle ultime annate. Mercato da top della categoria per il Brescia, che ha chiuso per Matri, Romulo, Magnani, Zmrhal, Chancellor, Joronen, Ayé e soprattutto con Mario Balotelli, vero fiore all’occhiello di una campagna acquisti sontuosa per una squadra in lotta per la salvezza. Alla portata, decisamente. Quantomeno sulla carta.

Cagliari 7.5: tra le medio-piccole i sardi sono quelli che più di tutti si sono rinforzati. Una campagna acquisti sontuosa che va ad unirsi ad una squadra già tutto sommato di qualità e buona nel suo complesso. Olsen, Simeone, Pellegrini, Nandez, Nainggolan, Rog, Mattiello, Vicario e Cacciatore sono i nomi su cui ha puntato forte il club cagliaritano, che si è sostanzialmente privato del solo Barella partito in direzione Inter. Gli isolani possono ambire realmente ad una migliore posizione in classifica, non è un azzardo.

Fiorentina 7.5: dopo qualche anno di buio, i viola sono tornati prepotentemente protagonisti sul mercato. Commisso, il vulcanico ed euforico presidente italo-statunitense, ha rinforzato al meglio delle possibilità la rosa a disposizione di Vincenzo Montella. Ghezzal dal Leicester e Pedro dalla Fluminense sono solo gli ultimi tasselli di un puzzle che si è arricchito con Duncan, Caceres, Dalbert, Pulgar, Badelj, Boateng, Lirola, Terzic e ciliegina sulla torta Ribery, il colpo da novanta con cui è lecito sognare.

Genoa 5.5: il Grifone ha speso il giusto per migliorare la rosa a disposizione di mister Prandelli. Nella campagna acquisti rossoblu il fiore all’occhiello è rappresentato da Lasse Schone, dall’Ajax che, a dispetto dell’età, resta un giocatore dalle grandi doti. A questo si aggiungono Saponara dalla Fiorentina e Pinamonti dall’Inter, ma la sensazione è che si poteva fare qualcosina in più.

Hellas Verona 6: buona campagna acquisti quella degli Scaligeri che, tornati in A dopo l’anno di punizione in cadetteria, hanno preso giocatori più funzionali alla categoria. I vari Badu, Stepinski, Salcedo, Wesley, Pessina, Amrabat, Adjapong, Badu, Verre, Radunovic, Bocchetti, Gunter, Lazovic, Tutino, vanno ad aggiungere ad un gruppo già abbastanza affiatato. Da capire se e come funzionerà il tutto.

Inter 8: i nerazzurri sono una delle due regine di questo calciomercato. Antonio Conte, appena arrivato dalle parti di Appiano Gentile, è stato chiarissimo: migliorare l’organico e rinforzarsi per ridurre il gap dalla Juve e dal Napoli e lottare fin da subito per il tricolore. Sanchez, Biraghi, Lukaku, Barella, Godin, Lazaro, Sensi sono i nomi di punta su cui hanno investito nella Milano nerazzurra. Menzione speciale per il trattamento, e poi la cessione, di Mauro Icardi. Basterà per fermare la Juve?

Juventus 7.5: i bianconeri, come sempre ormai da un decennio quasi a questa parte, si sono mossi come loro solito e secondo il modo con cui hanno abituato tutti. Danilo, de Ligt, il ritorno di Buffon, i colpi Ramsey e Rabiot a parametro zero, la scommessa Demiral, vanno a puntellare una rosa sempre più completa e competitiva. Un altro acquisto può essere considerato Gonzalo Higuain, ai margini fino a poche settimane fa e da subito protagonista nelle prime due giornate di campionato. Nota di demerito, a questo proposito: la gestione degli esuberi, praticamente non piazzati. Emre Can, che ha fatto esplodere un caso, è solo la punta di un iceberg che vede in coda anche Mandzukic e, soprattutto, Dybala.

Lazio 5: il solo Lazzari dalla Spal non basta, i due del Chievo Kiyine (poi girato alla Salernitana, n.d.r) e Ndrecka al momento nulla aggiungono ad un organico tutto sommato buono ma non perfetto. Che aveva bisogno, sicuramente, di altri innesti. Un merito aver trattenuto i big, su tutti Milinkovic-Savic.

Lecce 5.5: buon mercato sostanzialmente quello dei pugliesi che portano a casa Babacar, Imbula, Rispoli, Lapadula, Dell’Orco, Farias, Gabriel, Rossettini, Shakhov, Benzar, Vela, Meccariello ma la sensazione è che la squadra costruita non sia abbastanza competitiva per la massima serie italiana. Al campo ora il compito di confermare o ribaltare questo verdetto.

Milan 6: la solita confusione dalle parti di Milanello, i soliti acquisti piazzati all’improvviso, come Rebic, qualche scommessa, come Duarte, qualche prospetto su cui puntare fin da subito Bennacer, poi Theo Hernandez e Krunic, oltre a Leao, dalla scuderia di Jorge Mendes. La sensazione è che il Milan vada visto e giudicato solo a posteriori. Questo giudizio tiene conto anche di questo non marginale dettaglio.

Napoli 8: sulla carta almeno quella di quest’anno resta la miglior campagna acquisti della storia del Napoli di De Laurentiis. Llorente è il colpo di esperienza in un contesto che ha bisogno di esperienza come il pane, Manolas è la soluzione migliore per la retroguardia, orfana di Albiol, Di Lorenzo è la puntellatura sulla destra, Elmas una scommessa dal sapore di certezza vincente. Ed infine Lozano, il colpo più costoso di sempre ed un crack già annunciato. Il miglior mercato, dicevamo, a fronte della sola cessione di Albiol, con tutti i top rimasti in rosa, ai quali ovviamente resta estraneo Verdi, a Napoli solo di passaggio. Ma, anche in questo caso, i giudizi spettano al campo che, finora, alla luce delle prime due giornate di A, ha dato solo vaghi segnali.

Parma 6.5: ottimo mercato quello dei Ducali che hanno acquistato a titolo definitivo Inglese e Sepe, due punti fermi della scorsa stagione, aggiungendoci anche Emerson Espinoza, Karamoh, Laurini, Cornelius, Kulusevski e, soprattutto Darmian, pagato praticamente pochi spiccioli dal Manchester United.

Roma 7: ceduto Manolas, con Dzeko dato per sicuro partente, ci si aspettava una Roma fortemente rivisitata in questa stagione. Invece i giallorossi hanno condotto un mercato quasi perfetto: Mkhitaryan è il regalo last minute, ma prima di lui sono arrivati Kalinic, Smalling, Zappacosta, Cetin, Veretout, Mancini, Pau Lopez, Diawara e Spinazzola in una rosa che, a fronte delle cessioni, ne esce sicuramente rinforzata.

Sampdoria 4.5: Emiliano Rigoni non sistema un mercato che, tralasciano Murillo dal Valencia, ha solo tante scommesse e soprattutto nasconde molte, moltissime incertezze, dovute soprattutto ad una non più certa situazione proprietaria.

Sassuolo 6: solito mercato di sopravvivenza, ma fatto al punto giusto per una salvezza lottata ma non sofferta.

Spal 6: ottimi innesti, soprattutto con Berisha tra i pali e Di Francesco in avanti. Ottima la scommessa Igor, di cui si parla un gran bene. Sala e Tomovic possono dare un contributo importante a Mister Semplici in ottica salvezza.

Torino 4.5: fare un preliminare di Europa League quasi per caso è stata fortuna, non fare mercato fino al giorno dopo l’eliminazione è stato invece un suicidio. Verdi e Laxalt non migliorano di certo la situazione in una rosa che andava ulteriormente puntellata e migliorata per ambire a risultati che, una piazza come quella granata, meriterebbe eccome. È un voto alla società, più che al mercato in sé.

Udinese 3: Tudor dovrà fare un miracolo per salvarsi. Le solite scommesse per una piazza che finalmente deve capire che il periodo d’oro di qualche anno fa è definitivamente tramontato. Occhio a Becao e Nestorovski, soprattutto al fantacalcio.

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