Juve senza piano B: Allegri via per un capriccio

La Juve non ha un piano B per il post Allegri. Questa è la vera notizia che arriva dalle parti della Continassa. Un atteggiamento assurdo, forse deleterio. Anzi, quasi sicuramente, considerato che il nome in pole resta quello di Simone Inzaghi. Vero: sale l’ipotesi Sarri. Si prova con Guardiola fino all’ultimo e c’è pure l’idea Mourinho. Ma sono basi instabili, che non hanno pressoché senso di esistere. E che sicuramente palesano la notizia più notizie di tutte: non ha senso lasciar andare un elemento come Massimiliano Allegri e non sapere chi verrà subito dopo. Navigare a vista, ma perché? Non è la Juve.

Non c’è un piano B e ci sono davvero troppe idee. Adesso chi siederà sulla panchina della Juventus? Il casting è aperto e sarà pure abbastanza corto nelle tempistiche. Perché se da una parte le suggestioni dei tifosi sono arrivati a nomi e cifre folli, dall’altra c’è da fare i conti con la realtà. E la realtà parla di Sarri e Inzaghi: il primo ormai consapevole di dover abbandonare l’idea di allenare nuovamente i Blues – che intanto guiderà nella finale di Europa League, a Baku -; il secondo pronto a raccogliere la grande, grandissima occasione di una squadra top da plasmare e gestire secondo un modello di continuità allegriana. Anche qui: due filosofie opposte che si scontrano per il futuro di uno dei primi club in Europa. Ma le idee chiare, no?

Difficile sapere a cosa andrà incontro il domani juventino. Perché sul fondo vagano anche i nomi top, come Guardiola – che oggi era a Milano -, poi Pochettino e chiaramente José Mourinho. A proposito di quest’ultimo, c’è chi vorrebbe snaturare la squadra proprio per fare un dispetto agli amici interisti. Sono gli stessi che volevano Allegri via, per darvi la dimensione. Senza piano B, nessuno comunque sguazza più nella gioia. Si è palesata una società concretamente piccola. E dispiace.

Francesco Orbino