Prima Pagina
Tra alti e bassi: Marusic, il più criticato della Lazio

Non si può piacere a tutti. È questa una frase che può valere in molti ambiti e quindi anche nel mondo del calcio. E se c’è un giocatore che è costantemente oggetto di critiche quello è senza alcun dubbio Adam Marusic. Il montenegrino viene da molti considerato l’anello debole della Lazio. Eppure Simone Inzaghi continua a puntare su di lui, considerandolo uno dei suoi uomini più fidati, facendo così storcere il naso a molti. La storia del 26enne è tutta da raccontare.
Gli inizi
Nato a Belgrado il 17 ottobre del 1992 e naturalizzato montenegrino, muove i suoi primi passi nel Vozdovac. club della sua città natia. Entra a far parte della prima squadra nel 2010. Nel giro di tre stagioni sale dalla terza serie serba alla Superliga. Il debutto in quest’ultima arriva il 10 agosto 2013. Il primo gol giunge soltanto sette giorni più tardi contro il Vojvodina. Il 5 aprile 2014 ecco anche la prima doppietta in carriera, firmata nel match contro il Donji Srem. Conclude la stagione con 26 presenze e sei reti.
L’avventura in terra belga
Nel luglio del 2014 l’avventura di Marusic in Serbia arriva a titoli di coda. Ad aggiudicarsi il suo cartellino sono i belgi del Kortrijk per una cifra vicina ai 450mila euro. Anche in questa nuova avventura il buon Adam mette in mostra le sue qualità, confermando un buon feeling con il gol, realizzandone ben sei in 35 partite. Numeri abbastanza buoni per un esterno. Nella seconda stagione trova continuità ed è protagonista della qualificazione in Europa League. Le sue prestazioni non passano inosservate e su di lui piomba l’Oostenda, che decide, nell’estate del 2016, di acquistarlo per circa un milione di euro. Il suo primo gol arriva già il 14 agosto. Il classe 1992 si conquista sempre più spazio e arriva a giocarsi la finale di Coppa del Belgio, persa contro lo Zulte Warengem. 40 presenze e 5 reti: statistiche che gli valgono il grande balzo.
La Lazio e il buon impatto
Nell’estate del 2017 a puntare con decisione su Marusic è il direttore sportivo della Lazio Igli Tare. I capitolini investono una cifra vicina ai sette milioni di euro. Inizialmente il montenegrino viene considerata una riserva e il suo debutto non è certo dei migliori, visto che causa il rigore del 2-2 contro la Juventus in Supercoppa, trofeo poi vinto nel finale. La svolta però arriva nel mese di settembre, a causa dell’infortunio di Basta. Inzaghi gli concede fiducia, dandogli una maglia da titolare. Mai scelta fu più azzeccata: nella trasferta di Verona del 21 settembre il buon Adam trova il suo primo gol in Serie A. Gioca con continuità e mette in mostra una buona corsa e una discreta fisicità. Insomma, vive una stagione da protagonista, come dimostrato dal suo gol nello spareggio Champions con l’Inter. Una Champions che sfugge all’ultima giornata contro i nerazzurri.
Alla ricerca della felicità
Tre gol e nove assist: questi i numeri dell’ex Oostenda nella stagione 2017/2018. Ed è probabilmente sulla base di questi che quella 2018/2019 sarebbe dovuta essere l’annata della conferma. Il nativo di Belgrado però, anche a causa di problemi fisici, non riesce a ripetere le buone prestazioni e sembra quasi entrare in un tunnel. Il gol nella sfida di Europa League contro il Marsiglia è solo un’illusione e anche la maglia da titolare non è più così sicura. Con il passare dei mesi però Marusic sembra pian piano ritrovare forma e condizione. L’arrivo a gennaio di Romulo sembra stimolarlo. Ed ecco il buon Adam torna brillante nel match contro l’Inter in Coppa Italia e nelle partite a seguire, disputando un ottimo derby, dove annulla Kolarov. La svolta definitiva potrebbe essere rappresentata dal gol contro il Parma, datato 17 marzo. Una rete alla ricerca della felicità e per zittire le critiche. Dimostrando di essere da Lazio.
