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La Opinión

Bentornati sul Pianeta Terra

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Sono le ore 03:38,  qui nel cuore di Madrid. Il silenzio avvolge le strade della capitale spagnola, dopo una notte infernale vissuta tra i rumori assordanti del Wanda Metropolitano. L’Atletico Madrid ha riportato la Juventus, molti dei suoi tifosi e gran parte della stampa italiana sul pianeta Terra. Sono stati 95 minuti in cui il ‘Cholismo‘ ha letteralmente aplastado il pragmatismo di Massimiliano Allegri, colpevole di aver letteralmente toppato l’approccio alla gara (per il momento) più importante della stagione bianconera.

Al di là delle scelte azzardate del tecnico toscano, il confronto tra due potenze del calcio europeo ha messo in risalto il gap ancora esistente tra la Liga e la Serie A. Anche questa volta, il campo ha dato il suo verdetto a favore del fútbol e no del calcio: l’Atletico Madrid è ancora un livello superiore alla Juventus, soprattutto se la ‘garra’ bianconera è quella di una sfida di campionato contro il Chievo Verona. Mi spiace, ma la pura verità è che il modello Atletico Madrid ha annichilito il modello Juventus.

La delusione di milioni e milioni di tifosi bianconeri è il frutto dell’ipervalutazione della rosa bianconera da parte di una buona fetta della stampa. Lo strapotere nazionale, il fatturato milionario e l’acquisto di Ronaldo hanno offuscato la mente di molti giornalisti, che hanno esaltato oltremisura le qualità di una squadra imbattibile in Italia, ma vulnerabile all’estero. L’effetto è stato quello di trasmettere all’opinione pubblica italiana una versione distorta dell’effettiva forza della rosa bianconera, inculcando un messaggio di onnipotenza anche a livello europeo. Niente di più sbagliato, soprattutto per molti che come me vivono tutti i giorni le gesta delle tre superpotenze della Liga, senza trascurare la forza del Sevilla, che ha fatto fuori la ‘nostra’ Lazio con il minimo sforzo.

Per sconfiggere il ‘Cholismo’, lo dico per esperienza, servono dei fuoriclasse al massimo del loro rendimento e dei comprimari disposti a versare sangue sul campo. Lo sa bene Messi, lo sa bene Cristiano Ronaldo, caduto anche lui nella trappola psicologica di Diego Simeone.

La Juventus ha ancora 90 minuti per sovvertire un pronostico che adesso è decisamente a favore dell’Atletico. Ad Allegri e ai suoi giocatori serve un bagno di umiltà per recuperare quella voglia di vittoria che da sempre contraddistingue la marca Juventus. I teatrini di CR7 e Bonucci sono stati l’esempio palese di una strafottenza che serve veramente poco a livello europeo. Il modello Juventus è un modello vincente a livello nazionale, ma per renderlo globale serve affrontare tutte le gare come una finale, soprattutto quando si ha a disposizione una rosa inferiore a quella dell’avversario.

È arrivato il momento di riflettere per capire cosa vuole fare da grande la Juventus.

 

Direttore Editoriale Sportcafe24.com. Da oltre 10 anni mi occupo della gestione editoriale del nostro magazine, formando giornalisti sportivi e copywriter.

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