Krzysztof Piatek, da Cracovia a numero 9 del Milan

È stato soprannominato “Il Pistolero”, per via della sua esultanza, che abbiamo visto molte volte quest’anno. Krzysztof Piatek sarà il prossimo centravanti del Milan e speriamo per lui che sia una storia diversa da quella degli ultimi numeri 9 della storia del Milan.

Gli inizi a Cracovia

La Polonia, terra di grandi attaccanti. Lì ha iniziato Piatek, scoperto da Andrezj Bolisega, che di mestiere fa il vice sindaco di Niemcza, paese natale di Krzysztof, ma che ha fatto anche l’allenatore con buoni risultati, scoprendo il neo attaccante del Milan a soli 11 anni.

Nelle sue prime squadre, Piatek veniva chiamato “Bania”. Una parola che in polacco significa “testa”, perché all’epoca si fece conoscere per quella specialità. In Italia, invece, abbiamo visto che è molto bravo anche con i piedi e che ha un discreto feeling con il gol. Nell’arco di due stagioni con il KS Cracovia, Piatek ha segnato la bellezza di 32 gol, e il Genoa si è subito innamorato di lui. La sua maglia era il 99 e uno dei suoi hobby era quello di fare il dj. Sceglieva lui le canzoni della squadra, in hotel e negli spogliatoi, e nessuno osava contraddirlo, perché poi in campo si faceva sentire molto bene.

L’Italia, la sua definitiva esplosione

Piatek si è presenta con 4 gol nella partita contro il Lecce, l’11 agosto in Coppa Italia. Sembrava una casualità, ma poi la sua avventura con il Grifone è stata solo in ascesa. 6 mesi con 13 gol in campionato e 6 in Coppa Italia. In tutto questo, anche due partite con la Polonia, in una delle quali è arrivato anche il suo primo gol con la Nazionale. Da quelle parti gioca uno che risponde al nome di Robert Lewandowski, rimasto sorpreso anche lui.

Ora c’è una tappa nuova nella sua carriera: il Milan non trova un numero 9 degno dai tempi di Filippo Inzaghi, e il polacco ha come obiettivo quello di riportare i rossoneri in una competizione che “SuperPippo” ha dominato, vale a dire la Champions League.