Chi è il pusher?
Ibra ma che combini: attacco ipocrita a Cr7
Zlatan è Zlatan. Partiamo da questo assunto per spiegare innanzitutto il personaggio, quello che ha detto è perché. Un motivo probabilmente non esiste, lo svedese è così. Sarà la pausa in Mls, sarà ormai la lontananza dal calcio che conta e che ha rifiutato di riabbracciare, restando nell’isola felice di Los Angeles negandosi un ritorno a Milano, sponda rossonera. Il suo bersaglio preferito però in Italia ci è arrivato, alla Juventus, risponde al nome di Cristiano Ronaldo.
Qualche mese fa Ibra già lo punzecchiò, senza mai avere risposta ovviamente, in occasione della rete in rovesciata che il lusitano realizzò allo Stadium contro la sua futura squadra, in occasione dei quarti di finale di Champions League. “Bravo, ora prova a farla da 40 metri però“, scrisse via social il gigante scandinavo. E sì, perché lui lo fece, contro l’Inghilterra in amichevole, roba da pazzi. Si sollevò in aria come una libellula, con quelle gambe in stile arti marziali, primo grande amore sportivo del ragazzone classe ’81. E allora sì che quella frecciata aveva un senso, perché lui quella cosa la fece ed anche piuttosto bene, faceva anche ridere a dirla tutta.
La nuova stoccata è però totalmente senza senso, al limite dell’ipocrisia e forse questa, fa ancora più ridere.
“Cristiano parla di nuove sfide. E lui chiama sfida quella di andare in una squadra già attrezzata e che ha vinto la Serie A. Ca**ate: andare alla Juve non è una sfida. Se cercava una sfida, sarebbe dovuto andare alla Juve qualche anno fa, quando era in Serie B, per riportarla in Serie A e farla tornare campione“.
Bene, analizziamo la riflessione di Zlatan: tornare in Serie A dalla B, una vera sfida certo. Ma non è esattamente ciò che lui si è rifiutato di fare nell’estate del 2006, quando la sua squadra venne retrocessa in cadetteria in seguito allo scandalo di Calciopoli, scegliendo la più comoda e ambiziosa meta interista, con cui avrebbe poi vinto Scudetti a raffica senza la Juve tra i piedi a fare da rivale?
Caro Ibra sì, stavolta hai fatto proprio un buco nell’acqua, forse consapevole, forse no: come si dice? Purché se ne parli…