Chi è il pusher?
Chelsea, porto di mare: la tribù dei prestiti

Quando Maurizio Sarri è arrivato a Londra sapevano benissimo di avere a che fare con un allenatore molto poco avvezzo al turnover, incapace di gestire una grande rosa e tendente a selezionare con molta accuratezza un undici titolare e giusto quelle due o tre riserve necessarie, una per reparto. Il resto, un surplus che poteva benissimo essere sacrificato, a partire da nomi eccellenti: vedi Cahill in difesa, praticamente fuori rosa, Fabregas a centrocampo ed in scadenza di contratto, fino ad un Morata che davanti vede la preferenza non solo di un Giroud certo non cannoniere di razza, ma persino di Hazard reinventato dal tecnico toscano falso nueve, ripercorrendo la felice mossa di Mertens ai tempi del Napoli.
Insomma, tutto questo è stata musica per le orecchie della dirigenza del Chelsea e di quei “matti” che ne regolano il mercato. Se gli uomini impiegati da Mister Sarri non superano la ventina, anche meno considerando quelli dal minutaggio cospicuo, cresce a dismisura quelli non impiegati o meglio: chi proprio è stato mandato presso altri lidi. Per l’esattezza, ammontano esattamente a 41. Questo è l’impressionante numero di giocatori in prestito in giro non solo per l’Europa, ma per il mondo, di proprietà del club londinese.
Un numero talmente imponente da catturare l’attenzione e il vigile mirino dell’Uefa, che in passato aveva giusto appunto paventato l’idea di porre un freno a tale fenomeno, senza però mai giungere ad una conclusione e norme effettive che regolassero il mercato in tal senso. Un fenomeno simile accadde tre anni fa col Parma, il quale annoverava sotto il proprio libro paga qualcosa come un centinaio di tesserati: tutti purtroppo sappiamo e ricordiamo che fine fece la società, oggi risalita brillantemente dai Dilettanti alla massima categoria, tra l’altro con ottimi risultati.
Si fa un gran parlare dei prestiti del Chelsea perché proprio in queste ore ne ha messo a segno uno nuovo, che ha però due peculiarità che rendono originalissimo questo affare. Si tratta del giovane americano Pulisic, esterno di grandissime potenzialità classe ’98, acquistato per quasi 60 milioni di euro dal Borussia Dortmund. Ebbene, nonostante l’impressionante cifra investita, i blues lasceranno in Germania, in prestito, il ragazzo a stelle e strisce, che solo la prossima estate prenderà volo verso Londra per vestire la sua nuova maglia.
E’ solo l’ultimo dei celebri prestiti del Chelsea, che troviamo in buona rappresentanza anche in Italia. Da Bakayoko al Milan, dopo i 40 milioni buttati un anno fa al Monaco, fino ad Ola Aina del Torino, esterno arrivato in sordina e che un discreto spazio si sta invece ritagliando con Mazzarri. Fino a Pasalic, per lui è già la seconda volta nel Belpaese: due anni fa al Milan, questa volta all’Atalanta: insomma con la maglia dei blues proprio non lo vedono di buon occhio.
E ancora l’ex promessa Zouma oggi all’Everton dopo la retrocessione dello scorso anno con lo Stoke City, Chalobah all’Ipswich e passato anche dal Napoli senza lasciare la minima traccia, fino all’enorme investimento per Batshuayi oggi al Valencia e scaricato lo scorso anno da Conte, sempre a sua volta prelevato dal Dortmund.
Insomma, un porto di mare questo Chelsea, che ha trovato il suo perfetto Capitano in Sarri.
