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Ivan Perisic contro Douglas Costa
Pubblicato
4 anni fa|

Quando si tratta di discipline umane, quale può essere lo sport, un giudizio è nei fatti sempre soggetto ad interpretazioni. Il faccia a faccia proposto in questo articolo non fa eccezioni. L’obiettivo, quindi, non può che essere quello di fornire tutti gli elementi per avvicinarsi il più possibile al vero; sarà effettivamente così? Lo decidano i lettori. D’altronde, anche chi scrive ha una sua preferenza. Piatto del giorno: Perisic o Douglas Costa?

Ivan Perisic, 10 gol e 9 assist in questa stagione
PERCHE’ IVAN – Salvo eccezioni, quando spunta un calciatore proveniente dai Balcani, le caratteristiche sono sempre le stesse: tecnica, eleganza, tendenza ad una discontinuità a volte irritante. Non si può dire che Perisic non abbia provato ad uscire dal cliché. Che poi ci sia riuscito o meno, è un altro conto. Sì, perché in quanto ad eleganza, l’esterno croato non brilla. Anzi, se vogliamo, è abbastanza sgraziato. La sua efficacia, tuttavia, è fuor di dubbio. Velocissimo, è in grado, a differenza di Costa, di utilizzare praticamente in maniera indistinta entrambi i piedi, cosa che gli conferisce una certa imprevedibilità quando punta l’avversario. Nonostante un fisico longilineo, Perisic è dotato di notevole forza fisica, ed infatti in carriera ha racimolato un buon numero di reti siglate con colpi di testa. In fatto di gol segnati, il croato è nettamente superiore al brasiliano. In quattro stagioni, di cui due da quando è in Italia, Perisic è andato in doppia cifra, risultando inoltre determinante anche attraverso gli assist.

Douglas Costa, 3 gol e 9 assist nella sua prima stagione in Serie A
PERCHE’ DOUGLAS – Contrariamente al nerazzurro, Douglas Costa è decisamente meno discontinuo, e molto molto più bello da vedere in campo. A questa caratteristica da ballerino sudamericano, comunque, Costa unisce una velocità pari a quella di Perisic e un’abilità nel dribbling che lo rende un cliente scomodissimo per qualsiasi difensore. Formidabile sia negli spazi stretti che in quelli ampi, nonostante utilizzi quasi esclusivamente il sinistro, Douglas Costa sa rendere le sue giocate spesso indecifrabili. Gli manca una certa attitudine al gol, ed infatti, pur avendo giocato in Ucraina, non esattamente un top campionato, non ha mai raggiunto la doppia cifra in stagione. Tuttavia, è preziosissimo negli assist e complessivamente, rispetto a Perisic, risulta molto più funzionale ad un gioco di squadra armonioso e tatticamente più completo.
UN ABBOZZO DI GIUDIZIO – Giunti entrambi alle soglie dei trent’anni, quindi nel pieno della carriera, i due possono solo rimproverarsi di aver raggiunto un po’ tardi, rispetto alla velocità dei tempi moderni, il picco. Ciò che vediamo oggi, però, sono due esterni fortissimi, realmente in grado di spostare gli equilibri e spezzare le partite. Douglas Costa, avendo giocato nel Bayern Monaco, sembra offrire più garanzie in fatto di esperienza e carisma (oltre ad aver guadagnato maggiore pesantezza nel nome; un elemento da non sottovalutare in uno sport in cui l’aspetto psicologico è particolarmente rilevante), ed infatti ha saputo adattarsi abbastanza rapidamente ad un campionato complicato come il nostro. Ivan Perisic non palesa evidenti limiti, al contrario del fratello gemello, che per lunghi tratti di stagione ne prende il posto all’Inter. Giocasse sempre lui, il faccia a faccia con Douglas Costa sarebbe ancora più equilibrato.
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