Focus
Australian Open, il borsino: Federer favorito, enigma Djokovic e Nadal

Federer, da campione in carica che si rispetti, è il favorito n.1 per gli Australian Open oramai prossimi alla partenza, fra meno di tre giorni. Lo è perché da 12 mesi vince tutto o quasi ciò a cui partecipa, perché all’orizzonte non si scorgono Next Gen in grado di interrompere l’egemonia dei grandi.
Lo è, soprattutto, perché i rivali storici non sono in piena condizione.
Novak Djokovic ritorna ufficialmente in campo dopo i quarti di finale di Wimbledon, che dovette abbandonare per infortunio al gomito dopo aver perduto i primi due parziali con Berdych.
Una lunga degenza, il ritiro sorprendente da Abu Dhabi che aveva allarmato ulteriormente i fan e l’esibizione con Thiem a placare gli animi.
E’dalla stessa parte di tabellone di Federer, che può trovare in semifinale: lo svizzero, se in forma fisica eccelsa come mostrato nella Hopman Cup vinta con la Bencic. Già l’esordio sarà piuttosto imprevedibile, con l’eterna promessa americana Donald Young.
Tornerà Wawrinka, mancherà Murray ancora per mesi, torna Nadal. Anche lui preoccupa, si è cancellato da Brisbane, ha perso l’esibizione recente e non può essere al 100% a causa di una preparazione cominciata con forte ritardo.
Dunque, Roger Federer, viaggia su un binario favorevole per lo Slam n.20, alla veneranda età di 37 anni, quasi. I giovani, Zverev e Kyrgios su tutti, ancora non sembrano offrire quelle garanzie caratteriali necessarie per spiccare il volo in un Major.
In particolar modo il tedesco nonostante la n.3 del mondo non è mai riuscito a trovare un risultato importante, a differenza dell’aussie che qui vanta i quarti di finale come miglior risultato. Il pubblico di casa potrebbe giocare un ruolo decisivo.
Gli italiani, capitanati da un Fognini in gran forma in questo avvio di stagione, possono vantare grandi risultati qui nel recente passato. Memorabili gli ottavi di finale di Seppi tre anni fa, battendo al terzo turno proprio Re Roger.
Nota di merito per Francesca Schiavone: per lei sarà lo Slam n.69 in carriera, oltre la rete una campionessa di Parigi proprio come lei ma classe ’97, Ostapenko.
