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Fognini, la Florida ti ama: ora Nadal, con Vieri tifoso

Fabio Fognini vola in semifinale nel Masters 1000 di Miami, per la prima volta sul cemento e la seconda volta in carriera. Alla soglia dei 30 anni per il ligure sembra giunto il momento della maturità: lo si è detto tante volte, ma il cambio di allenatore e il torneo in corso sembrano poter pensare sia davvero il momento giusto per l’ex n.12 del mondo.
Una carriera sprecata fra intemperie e scatti di nervi che hanno finito per sprecare un talento da top ten costantemente presente nelle fasi finali di tutti i principali tornei. Perchè l’azzurro è tutt’altro che un classico terraiolo italiano, ha il braccio ed i fondamentali per esprimersi alla grande su ogni superficie e lo sta facendo vedere più che mai nei Masters 1000 americani. Ad Indian Wells ha battuto uno Tsonga reduce da due tornei vinti, a Miami ha battuto il n.4 del mondo Nishikori lasciandoli la miseria di 6 game.
Ora, Nadal, con l’ultimo precedente che evoca ricordi straordinari: la vittoria agli Us Open in rimonta, sotto di due set. I due hanno litigato anche nel corso degli ultimi incontri, il clima sarà rovente ma Fabio ha più di una chance: vuoi per il suo momenti di forma, vuoi per un maiorchino che nonostante la semifinale continua a non sembrare all’altezza della sua miglior condizione. Soprattutto sul cemento è vulnerabile e Fognini ha le carte in regola oltre allo stato di fiducia ed entusiasmo ideali per centrare la prima storica finale in un 1000 della carriera.
E’ già nella storia, sul cemento in un Masters nessun italiano si era mai issato sino a questo punto, sarà anche merito del tifoso d’eccezione? Sugli spalti nelle ultime due partite dell’italiano c’era nel box privato Bobo Vieri: i due hanno in comune l’Inter, di cui Fabio è grande tifoso e che ha visto Bobo vestire quella maglia per ben 5 anni.
Sicuri che l’accoppiata si ripresenterà domani alle 19 in occasione della grande sfida allo spagnolo, l’Italia intera si augura che la sua presenza porti rinnovata fortuna per una finale. Magari da sogno, contro Roger Federer.
