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Adinolfi e ProVita: chi ha paura del Panda Gender e della Gaystapo?

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Ha mille volte ragione e due volte torto Fabio Volo quando se la prende su Radio Deejay con Mario Adinolfi per quel post che il guru del Popolo della Famiglia (e anima del Family Day) ha pubblicato l’altroieri su Facebook: “Volete capire come si fa il lavaggio del cervello gender ai bambini? Ad esempio con il protagonista di Kung Fu Panda che ha due papà“.

Ha torto perché lo insulta, innanzitutto (“Altro che psicofarmaci, te ti davi fare di eroina, ma vaffanculo! Adinolfi, buona giornata…”), e poi perché lo scagiona almeno in parte dalle sue responsabilità. Malgrado le apparenze, infatti, il pokerista divorziato che ci fa la morale sulla famiglia è del tutto in grado di intendere e di volere, e se vede complotti Gender ovunque, persino fra gli orsetti, non è perché farnetica – come può sembrare a prima vista – ma perché odia. Nessuna attenuante, quindi, e purtroppo nessuna terapia: non esistono farmaci, e neppure droghe, così potenti da raggiungere l’anima.

Fabio Volo

Fabio Volo

Lo stesso discorso vale anche per Federico Catani, che si schiera contro il perverso complotto (gay, questa volta) titolandoGaystapo: non esistono assassini nel mondo Lgbt!“. “La Gaystapo – scrive il giornalista di Notizie ProVita alludendo all’omicidio Varani e al fantomatico velo pietoso steso da giornali e tv – è riuscita talmente tanto a pervadere la società di ideologia omosessualista da imporre ai media il silenzio persino sulle verità più eclatanti. (…) Quasi nessuno (?) ha sottolineato che i suoi assassini, Marco Prato e Manuel Foffo, sono omosessuali. E che il delitto è avvenuto in un contesto gay, fatto di alcol, droga ed orge. Perché?”.

Insomma, anche Catani vede orsetti brutti e cattivi cospirare ovunque, e i suoi insistiti riferimenti alla congiura mediatica, all’ideologia ‘omosessualista’ e alla ‘Gaystapo’ fanno subito pensare al generale matto del Dottor Stranamore e alla ‘fluoro-contaminazione’ dell’acqua ordita dai comunisti. In realtà, lo squilibrio mentale non c’entra. Certo, parlare di festini gay che favoriscono il Male può sembrare un tantino strambo, in effetti, se non proprio border-line, ma qui il problema è lo stesso di Adinolfi.

Trattamento sanitario? Ma va! Chi inventato il Panda Gender e la Gaystapo ha solo bisogno di fare nuove esperienze. Pensare prima di parlare? Nessuno pretende tanto. Pensare basta e avanza.

Enrico Steidler

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