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MotoGP #AusTest, Suzuki vince le condizioni miste
Pubblicato
6 anni fa|

Sono state tre giornate dure per i big MotoGP presenti sul circuito australiano per la seconda serie di test di quest’anno. Nonostante in questo periodo a Phillip Island si aspettavano giornate calde e soleggiate, il clima ha fatto di testa sua (due giorni su tre è arrivata la pioggia), mandando in tilt i piani dei team presenti. Si è girato bene solo il Day2, ma guardando la classifica combinata, possiamo trarre alcune conclusioni.
TEAM SUZUKI ECSTAR– La casa di Hamamatsu ha portato tante novità in Australia, tra le quali un nuovo motore, più potente, ma anche un nuovo telaio, che insieme al cambio seamless, hanno permesso alla giovane promessa Maverick Vinales di ottenere il primo crono nella classifica combinata (1’29.131 ottenuto il Day2). Nel mentre il compagno Aleix Espargaro, ancora alla ricerca del feeling, ha chiuso in 17° posizione con il suo miglior crono (1’30.198) ottenuto oggi, nonostante la caduta alla curva 6 durante la mattina. Anche se questo tracciato non è uno dei più veloci, il passo in avanti del marchio giapponese è evidente.
REPSOL HONDA TEAM– Rispetto a due settimane fa in Sepang, la Honda ha lavorato tantissimo sull’elettronica e qui si è visto il progresso. Di fatto, la seconda casella della combinata appartiene a Marc Marquez, che sembra ritrovare la pace con la sua HRC 213v sopratutto oggi, quando con il suo 1’29.158 è stato il più veloce in pista, anche se è scivolato alla curva 9. Il teammate Dani Pedrosa si sta avvicinando, ma è caduto anche lui alla 4, fortunatamente senza conseguenze chiudendo ottavo la triade con il crono registrato nella terza sessione. Entrambi i pupilli Honda hanno apprezzato la versione ibrida, simile alla 2015. Si è adattato meglio il collega di marca, Cal Crutchlow (LCR Honda), terzo nella visone complessiva che si è conquistato nel finale, ma anche nelle giornate precedenti è stato presente nella top five. Gli altri due hondisti del team EG 0,0 Marc VDS, Jack Miller e Tito Rabat, non hanno ancora il feeling con le gomme, scivolati entrambi oggi e nel complesso out dal top 10.
MOVISTAR YAMAHA MOTOGP- Dopo il successo nei test in Malesia, la rinomata casa nipponica puntava al long run, ma la pioggia che il Day1 lo ha reso quasi inutile, se non per le rain, non ha soddisfatto le aspettative. Il Campione in Carica, Jorge Lorenzo, quarto alla fine con il crono del Day2, (unico con un po’ di sole), lamentando instabilità sul anteriore,è caduto alla curva 10, nei ultimi 30 minuti, quando dopo aver abbandonato l’idea del tempone, per via delle numerose bandiere rosse che interrompevano, cercava la simulazione gara. Valentino Rossi va a casa contento per il suo sesto posto nella classifica finale, ma a 2 decimi e mezzo abbondanti dalla vetta. Entrambi hanno preferito la versione ibrida e con telaio 2015.
DUCATI TEAM & Co- In Ducati c’è ottimismo, nonostante in classifica, la migliore è quella GP 14.2, guidata da Hector Barberà per il team Avintia Racing, quinto nella combinata. Il compagno Loris Baz è settimo, ma con meno di mezzo secondo di gap. I due Andrea ufficiali con le Desmosedici GP 2016 alate, si prendono: Iannone la decima posizione e Dovizioso l’undicesima, ma il bilancio è positivo sopratutto considerata la direzione da prendere nella messa a punto.
Tra i numerosi incidenti di oggi pomeriggio, unico a subire danni è il nostro Danilo Petrucci (Octo Pramac Yakhnich), leader del Day1 con la Ducati GP15, che era scivolato alla curva 8 fratturandosi la mano destra.
APRILIA– non presente in questa sessione per via dei testi privati dove proverranno la nuova moto, con un motore da MotoGP che potremmo ammirare in Qatar.
Non dimentichiamo che il Phillip Island Circuit è più un tracciato da testare gomme che potenza, e quello che si è visto, è stato disturbato dal clima, quindi si vedrà in Qatar tra meno di un mese.
foto: motogp.com
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