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Inter-Chievo e la conferma di un mercato pensato male
Pubblicato
8 anni fa|
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Francesco Sessa
La partita di ieri sera contro il Chievo ha dimostrato che l’Inter, se messa in campo con un senso e una logica, può ancora dire la sua in questo campionato. L’ennesimo 1-0 (il decimo) di questa stagione non deve ingannare chi non ha visto la partita: l’Inter di ieri infatti è stata una delle migliori della stagione e, finale a parte (in coincidenza con l’ingresso in campo di Juan Jesus e con il conseguente passaggio alla difesa a 3), non ha mai rischiato di subire gol. E ciò è accaduto (ma guarda un po’!) proprio nel momento in cui Mancini, ieri assente per squalifica, ha schierato un 4-3-3 dopo aver abbandonato il 4-2-fantasia, se così si può chiamare, di inquietante memoria leonardiana, con interpreti però non paragonabili a quelli dell’immediato post-triplete. Il 4-3-3, dunque, con Icardi titolarissimo, sembra il modulo più adatto a questa Inter. La domanda però è: ci sono i giocatori adatti per metterlo in pratica costantemente?
La nostra risposta è immediata e secca: no. Non perchè non si creda in questo modulo, ma perchè, guardando anche al mercato appena concluso, si nota come le idee di Mancini fossero altre. La cessione di un centrocampista come Guarin e l’arrivo di un attaccante come Eder ne sono la prova: l’idea di Mancini è quella di giocare con 4 punte. O forse era, vista la prestazione di ieri sera. Una rosa composta da 5 centrocampisti (di cui uno, Gnoukuri, schierato nei soli 45′ iniziali della stagione, e dunque poco considerato) e 7 attaccanti, infatti, non può che essere costruita per giocare in una maniera: con due centrocampisti e quattro attaccanti. Anche perchè Mancini non può permettersi di tenere in panchina per tutta la stagione contemporaneamente, come accaduto ieri, giocatori come Perisic, Ljajic e Jovetic. Non dimenticando Biabiany.
Probabilmente dunque la società si starà mordendo le mani. Non tanto per l’acquisto di Eder, che anche ieri ha dimostrato, a tratti, di poter fare la differenza, quanto per un mercato pensato male. E magari, se il calciomercato fosse durato ancora qualche giorno, Ausilio avrebbe potuto cercare di liberarsi di un giocatore come Jovetic per rafforzarsi con un centrocampista (Soriano?), permettendo dunque a Mancini di tornare sui suoi passi facendo giocare la sua Inter con il modulo che, anche ad inizio stagione, sembrava essere il più adatto. La rosa è questa, il mercato è finito: se i soli quattro centrocampisti riusciranno a non mollare e a giocare quasi tutte le partite, l’Inter potrà tornare a esprimere il suo miglior gioco: altrimenti la situazione continuerà ad essere confusa e incerta. A meno di sorprese.
Francesco Sessa
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