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Cronaca

Padre Livio Fanzaga, l’alter ego (cornuto) di Papa Francesco

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“Attenzione cari amici, la gente deve farsi sentire, se no cosa siamo? – arringava ieri Padre Livio Fanzaga dal suo pulpito mediatico – Cristiani auto-castrati? Ricordate: non è solo un ddl – quello sulle unioni civili e le adozioni gay, ndr -, ma uno strumento e una mossa del padre della menzogna, cioè Satana. Chi sta dietro la Cirinnà e tutta la compagnia di briscola? Il principe della menzogna! Quelli sono i burattini che eseguono i suoi ordini. E poi ci propinano il gender nelle scuole. Sono dei diavoli perfetti. Ma piglieranno lo stipendio a base di zolfo, stiano tranquilli. Le scorte di zolfo non sono esaurite nell’aldilà. Dietro il ddl Cirinnà ci sono il dio denaro e Mammona, cioè il Cornuto. Siamo a un punto di non ritorno, dove il business domina sulle scelte di un popolo inconsapevole. Ma se il popolo ascoltasse Radio Maria, sarebbe invece consapevole”.

ANATREMA SU DI VOI! – Da dove provengono queste parole? Dalle pieghe di un tenebroso passato che ora rivive come uno zombie? O da una fumosa birreria di Monaco di Baviera primi anni Trenta? No: queste parole sono quelle diffuse da più di 850 ripetitori (nessuna radio, neppure quella di Stato, è così organizzata per raggiungere il popolo ovunque) nell’Italia del 2016, e provengono da una bocca distante anni luce da qualsiasi parvenza di cuore. “Ora mettono pure le parole inglesi, così ci rifilano i matrimoni gay senza che nessuno capisca niente e se ne accorga – incalza Padre Livio inconsapevole di sembrare il Faletti del Drive In – E per cortesia: non chiamiamo ‘arcobaleno’ queste famiglie dove non si sa chi è la madre, chi è il padre e il figlio non sa da che parte girarsi. Sono famiglie groviglio, non arcobaleno, che è una parola biblica a indicare il patto di pace tra Dio e l’umanità. Quella sporcizia lì non ha niente a che fare con l’arcobaleno. Queste unioni gay – conclude il presbitero folgorato sulla via di Medjugorje – sono forme surrettizie inventate dagli uomini, che chiamano ‘diritti’ quelli che sono desideri confusi della carne. Queste forme qua non hanno nulla a che vedere con la famiglia voluta da Dio. Queste forme sono una resa del tipo: ‘c’ho una malattia e me la tengo’. No, se hai una malattia, guarisci, scusa. Ma cosa stiamo facendo? Non lo so io, eh…”.

Padre Livio negli studi di Radio Maria

Padre Livio negli studi di Radio Maria

MAMMA LI PRETI! – Ok, se resistete alla facile tentazione – forse indotta dal maligno – di archiviare l’omelia di Padre Livio accanto ad altri ‘Deliri trascurabili’ come, ad esempio, le parole dell’esorciccio Padre Amorth sul medesimo argomento (“Chi si proclama omosessuale è uno che agisce indubbiamente dietro suggerimento del demonio. Essere gay è un male contro natura. Gli animali non fanno certe porcherie che fanno gli omosessuali”), allora vi verrà spontaneo farvi alcune semplici domande: com’è possibile che la Chiesa, e quindi il Papa Santo-subito, possa tollerare una simile profusione di odio in tempi di Misericordia giubilare? Un siffatto groviglio di ignoranza e brutalità? Sarà mica che sotto la patina pulita e sorridente del New Deal vaticano c’è in realtà un (reazionario) lavoro sporco da fare? E che qualcuno deve pur farlo? Magari un burattino che esegue gli ordini del Burattinaio senza fiatare? Altrimenti a che serve avere 850 ripetitori?

Rockefeller FanzagaNON TUTTI I CORVI VENGONO PER NUOCERE – Ma no, dai… e invece sì. Guardate un po’ cosa scriveva nel 2010 l’arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio (in occasione del voto al Senato argentino sulla proposta di legge volta a legalizzare il matrimonio e le adozioni omosessuali) e capirete che il Papa sta a José Luis Moreno come Padre Livio sta al corvo Rockfeller.

Care sorelle, scrivo queste poche righe a ciascuna di voi che siete nei quattro monasteri di Buenos Aires. Il popolo argentino dovrà affrontare nelle prossime settimane una situazione il cui esito può seriamente ferire la famiglia. Si tratta del disegno di legge che permetterà il matrimonio a persone dello stesso sesso. È in gioco qui l’identità e la sopravvivenza della famiglia: padre, madre e figli. È in gioco la vita di molti bambini che saranno discriminati in anticipo e privati della loro maturazione umana che Dio ha voluto avvenga con un padre e con una madre. È in gioco il rifiuto totale della legge di Dio, incisa anche nei nostri cuori.
Ricordo una frase di Santa Teresina quando parla della sua malattia infantile. Dice che l’invidia del Demonio voleva vendicarsi della sua famiglia per l’entrata nel Carmelo della sua sorella maggiore. Qui pure c’è l’invidia del Demonio, attraverso la quale il peccato entrò nel mondo: un’invidia che cerca astutamente di distruggere l’immagine di Dio, cioè l’uomo e la donna che ricevono il comando di crescere, moltiplicarsi e dominare la terra.
Non siamo ingenui: questa non è semplicemente una lotta politica, ma è un tentativo distruttivo del disegno di Dio. (…) Per questo mi rivolgo a Voi e chiedo preghiere e sacrificio, le due armi invincibili di santa Teresina. (…) Pregate affinché i senatori facciano un gran bene alla Patria. (…) Grazie per quanto farete in questa lotta per la Patria. E per favore vi chiedo anche di pregare per me. Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi conservi. Con affetto, Jorge Mario Bergoglio, S.J. Arcivescovo di Buenos Aires.

Capito? Ecco chi è il Papa ‘riformatore‘, l’uomo ‘illuminato’ davanti al quale si inginocchiano supplici tutti i media – o quasi – dell’Espressione Geografica: è lo stesso, guarda un po’, che qualche anno fa identificava i diritti degli omosessuali con la volontà distruttiva del Demonio, e poi invocava l’intercessione di Santa Teresina per illuminare la via dei parlamentari argentini. Lo stesso uomo, fateci caso, che ora sguinzaglia i pretoriani alla Angelo Bagnasco (e certi corvacci di nostra conoscenza) per raggiungere il medesimo scopo con quelli italiani. Giocando sporco, naturalmente: le tradizioni della Casa vanno rispettate.

Ora, che dite voi? Ce la faranno José Luis Bergoglio, il suo gracchiante alter ego e gli inanellati P.R. (Porporati in prima linea)? Riusciranno a imporre a tutti la loro anacronistica visione del mondo, oppure dovranno soccombere di fronte agli impietosi colpi del calendario? Impietosi e sacrosanti? Mah, chi lo sa: in Argentina gli è andata malissimo, e anche in Argentina c’è Radio Maria. Speriamo bene…

Enrico Steidler

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