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Le 10 follie del presidente Zamparini
Pubblicato
5 anni fa|
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Roberto Cusimano
Il patron del Palermo Maurizio Zamparini nelle ultime settimane, visto l’andamento non molto entusiasmante della squadra rosanero, ha ricominciato a far parlare di sé anche a causa di alcune sue dichiarazioni/decisioni che hanno scosso l’ambiente della società di Via del Fante. Chi segue il calcio ormai da anni ci è sicuramente abituato, tifosi palermitani e non conoscono pregi e difetti di colui che da sempre viene ribattezzato il più “vulcanico” dei presidenti italiani. Dal 2002 (anno in cui è diventato presidente del Palermo) ha fatto tanto per la squadra portandola in Serie A e facendo arrivare tanti giocatori sconosciuti che sono poi diventati dei campioni affermati, ma nello stesso tempo si è reso protagonista (e continua a farlo) di una serie interminabile di esoneri che lo hanno “consacrato” ormai un leader assoluto. Nel corso della sua lunga carriera potremmo elencare vagoni di parole e fatti folli, proviamo a evidenziare le principali dieci.
RECORD DI ESONERI – Con l’esonero di Ballardini sono 54 i cambi in panchina del presidente rosanero, il mangia-allenatori per eccellenza della nostra Serie A. In ventotto anni di carriera (tra Venezia e Palermo), stando a questi numeri, la media è di quasi due allenatori a stagione, equivalenti a 18/20 partite. Insomma chi inizia una stagione calcistica con lui sa bene che finirla è un’impresa, sono davvero pochi coloro che ci sono riusciti. Che dire, in bocca al lupo a Barros Schelotto.
STAGIONE 1994/95 – Follia delle follie atto I. Se nei primissimi anni si era limitato con un cambio a stagione, in quella annata diede invece il meglio di sé cambiando allenatore per ben cinque volte in trentotto gare. Iniziò la stagione Giampiero Ventura, dopo appena due partite venne licenziato e subentrò Gigi Maifredi, poi fu il turno di Geretto, poi ancora Ventura, poi Rossi e infine di nuovo Geretto.
PRIMA STAGIONE DA PRESIDENTE ROSANERO – Arrivato a Palermo il presidente pensò bene di licenziare il neo allenatore Roberto Pruzzo, scelto dalla precedente dirigenza, per chiamare Ezio Glerean che aveva avuto con sé al Venezia. A parte questo si fece subito conoscere dal popolo palermitano cambiando tre allenatori durante quella stagione di B cioè Glerean, Arrigoni e Sonetti.
RECORD GUIDOLIN – L’allenatore di Castelfranco Veneto detiene il record per essere stato sulla panchina del Palermo per ben quattro volte. La sua prima volta in Sicilia fu nel gennaio 2004, Guidolin condusse i rosanero portandoli alla promozione in A con due giornate di anticipo e rimase anche la stagione seguente prima di salutare il presidente e lasciare Palermo. Tra l’estate del 2006 e il marzo 2008 Zamparini richiamerà Guidolin per altre tre volte, tutte esperienze brevi, tutte esperienze che si sono concluse in brutto modo.
AVER LASCIATO ANDARE DELIO ROSSI – Un peccato, un vero peccato è stato non aver continuato (era la stagione 2011/12) con Delio Rossi, l’allenatore che portò il Palermo a giocarsi dopo tanti anni la finale di Coppa Italia contro l’Inter. L’immagine della colonia rosanero partita alla volta di Roma rimarrà sempre impressa nella mente non solo dei tifosi del Palermo ma di tutti gli appassionati di calcio italiano. Così come commoventi furono le sue lacrime di addio poiché sapeva di lasciare dei tifosi che gli hanno voluto bene veramente.
ESONERO PIOLI – Follia delle follie atto II. Presentato come nuovo allenatore del Palermo nel luglio 2011, Stefano Pioli è stato esonerato da Zamparini il 31 agosto a causa dell’eliminazione dei rosanero in Europa League contro il Thun. L’attuale mister della Lazio non ha di fatto avuto la possibilità di debuttare in campionato. Rimane uno degli episodi più incredibili della gestione Zamparini.
STAGIONE 2012/13 – Follia delle follie atto III. E’ la stagione in cui il Palermo toccò il punto più basso. I motivi sono stati due (che poi uno fu la conseguenza dell’altro): mercato estivo del tutto inconsistente, peggiorato poi nella sessione invernale in cui arrivarono una serie di calciatori sconosciuti che tutto avevano dimostrato fuorché essere da Palermo; retrocessione della squadra in Serie B dopo quasi dieci anni di massima serie giocati sempre a buon livello. In tutto questo da segnalare quattro cambi in panchina nel corso della stagione dove a regnare era stata la confusione, insomma già dalle scelte fatte dal presidente si evinceva da mesi prima quale sarebbe stato l’epilogo. Si erano alternati alla guida dei rosanero Sannino, Gasperini, Malesani e poi ancora Gasperini e Sannino.
CACCIARE IACHINI – Decisione alquanto discutibile quella del patron di Sevegliano di esonerare lo scorso novembre Giuseppe Iachini, uno degli allenatori più longevi della sua gestione. Malgrado il bel rapporto tra la tifoseria e l’allenatore così come quello che si era ormai instaurato con alcuni giocatori della squadra, a prevalere è stato il giudizio di Zamparini che aveva ormai rotto il legame di complicità e sinergia con Iachini.
ESONERARE DUE ALLENATORI DOPO DUE VITTORIE – Si sa un record tira l’altro, è proprio per questo Zamparini proprio quest’anno ha deciso di entrare nel libro dei Guinness esonerando due allenatori (Iachini e Ballardini) dopo che questi avevano ottenuto delle vittorie, sofferte ma pur sempre vittorie.
VOLERE IL TRAP COME SUO SUCCESSORE – Maurizio Zamparini a più riprese ha detto in passato di voler cedere il Palermo a qualche ricco imprenditore (italiano o straniero) che possa far tornare la squadra ai livelli di qualche anno fa, cioè in grado di giocarsela con le grandi della Serie A e tornare a giocare in Europa. Quest’anno, ha detto recentemente, dovrebbe essere l’ultimo da presidente. La “vecchiaia” si fa sentire anche per una persona così energica e vulcanica come lui. Una delle sue ultime folli idee è quella di affidare il ruolo di presidente del Palermo a Giovanni Trapattoni, uno che mastica calcio da decenni. Al momento il Trap pare abbia rifiutato ma non ha escluso possa ripensarci.
Roberto Cusimano
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