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10 motivi per cui Jovetic e Kondogbia potrebbero esplodere nel girone di ritorno
Jovetic e Kondogbia, probabilmente i due acquisti più attesi del mercato estivo dell’Inter, hanno steccato la prima parte di stagione in maglia nerazzurra. Nonostante questo, l’Inter si trova a lottare per le prime posizioni: cosa non da poco, se si considera che questi due giocatori non hanno praticamente contribuito alla causa, escludendo le prime due partite con i tre gol di Jovetic e il gol di Kondogbia nella trasferta di Torino. La domanda ora è: in caso di esplosione di questi due giocatori, l’Inter potrebbe davvero puntare al titolo?
Vediamo i motivi per cui nel girone di ritorno il loro talento potrebbe finalmente sbocciare.
- QUALITA’ TECNICHE – Le qualità dei due non sono minimamente messe in discussione. I problemi sono altri: di continuità per Jovetic e di ambientamento per Kondogbia. Ma in un campionato equilibrato e di medio livello come quello italiano di quest’anno, la loro qualità, al netto delle difficoltà, è di tanto al di sopra della media. Parlare di “bidoni” per due giocatori come loro sembra eccessivo.
- TEMPO – Per Kondogbia abbiamo già parlato di problemi di ambientamento, ma un discorso simile può essere fatto anche per il montenegrino. Entrambi sono al primo anno in maglia nerazzurra e, malgrado altri nuovi giocatori siano già centrali nel progetto, un po’ di tempo per entrare negli schemi di Mancini glielo si può anche concedere. Un girone intero può però bastare.
- LAVORO SPORCO – L’Inter di questa prima metà di stagione non si è certo contraddistinta per un gioco propositivo ed offensivo. Ciò non può che aver penalizzato un giocatore abituato a giocare con la palla tra i piedi come Jovetic, a cui spesso viene chiesto di aiutare in fase di non possesso. Lo stesso vale per Kondogbia, che magari sbaglia troppo spesso con la palla tra i piedi anche perchè il suo lavoro in fase difensiva è prezioso e continuo.
- RUOLO – Ancora incerto e poco chiaro è il ruolo del francese all’interno dello scacchiere di Mancini. Kondogbia è stato spesso utilizzato in ruoli discutibili, come sulla fascia destra in un frangente della gara contro l’Empoli. La presenza sempre costante di uno tra Medel e Melo non permette al francese di giocare davanti alla difesa: sta a Mancini trovare la collocazione giusta per fare esplodere il suo potenziale.
- FEELING – Per quanto riguarda Jovetic, si parla troppo spesso del suo mancato feeling con Icardi; tesi che può essere confermata dal fatto che nelle prime due partite Icardi era infortunato. Icardi in questo momento è un giocatore inamovibile: se Jovetic riuscirà a trovare la chiave per formare una coppia esplosiva in attacco con l’argentino, saranno dolori per gli avversari.
- ASPETTATIVE – All’inizio di questa stagione le aspettative intorno ai due nuovi arrivati erano alte. Su Jovetic le aspettative erano dovute maggiormente alla sua carriera e al suo talento sotto gli occhi di tutti; sul francese erano invece basate solamente sul prezzo con cui Ausilio lo ha portato a Milano. Questo non può che aver condizionato le loro prestazioni.
- RISCATTO – E’ chiaro però che un blocco psicologico dovuto alle aspettative non può contraddistinguere un campione. Questo loro lo sanno, e per questo la voglia di riscatto è tanta. Il rischio è buttare via l’ennesima occasione in carriera per il montenegrino e la prima vera sfida ad alti livelli per il francese, condizionando una carriera appena cominciata. Un riscatto è atteso.
- CONTINUITA‘ – Per entrare in condizione, questi due giocatori hanno bisgono di giocare con maggior continuità. Kondogbia ha disputato le due ultime partite da titolare, vista anche l’assenza di Felipe Melo per squalifica. Il suo rendimento non è stato esaltante, ma metterlo in panchina alla prossima potrebbe essere la bocciatura definitiva. Jovetic ultimamente ha visto il campo con il contagocce, anche a causa dell’amalgama che piano piano sembra essersi creata tra Ljajic, Icardi e Perisic. Se entrambi dovessero trovare quella continuità ancora non avuta, potrebbero finalmente prendere in mano l’Inter.
- FRAGILITA’ FISICA – Gli infortuni muscolari che hanno colpito entrambi i giocatori non hanno aiutato il loro processo di integrazione. Kondogbia è stato fermato da un affaticamento tra Novembre e Dicembre che lo ha tenuto fermo per un paio di settimane. Il montenegrino invece è stato colpito da un infortunio al bicipite femorale che per venti giorni, tra Settembre e Ottobre, e dunque nel suo miglior momento di forma, lo ha tenuto ai box. La continuità va trovata anche dal punto di vista fisico.
- GIOCATORI “MANCINIANI” – Entrambi voluti fortemente dal tecnino, entrambi che incarnano l’idea di calcio del Mancio. Kondogbia rispecchia il centrocampista forte e muscolare che Mancini tanto ama (si vedano Vieira e Tourè, tra gli altri); Jovetic è invece quel giocatore di fantasia che nelle squadre di Mancini non manca mai. Se c’è qualcuno che può tirare fuori il meglio da loro è sicuramente il Mancio.
Francesco Sessa