Football
Bufera in casa Lazio: si riparte dall’Europa

Si torna a parlare di Coppe questa settimana ed il tempo è giunto anche per la Lazio di tornare sul palcoscenico europeo. L’aria intorno a Formello sembra non alleggerirsi mai e dopo l’ultimo amaro pareggio con il Palermo in casa, i biancocelesti cercano un riscatto contro il Dnipro per chiudere la pratica qualificazione in fretta essendo in testa al Girone G. Il periodo negativo sembra aver acceso gli animi di tutti: Claudio Lotito ha optato per un ritiro punitivo, mentre Stefano Pioli ha avuto da ridire con Igli Tare, forse proprio l’Europa darà una raddrizzata alla situazione, ma ciò che davvero ha fatto irritare tutti è l’atteggiamento degli undici in campo oramai sempre più svogliati e senza incisività.
LE DECISIONI DI PIOLI- La Lazio che scenderà in campo prevede il ritorno di Mauricio “il picchiatore” in difesa al fianco di Wesley Hoedt e Stefan Radu. Il super favorito del tecnico biancoceleste in attacco, sembra essere Alessandro Matri che da un pò di tempo è un mitra inceppato ed il campo dell ‘Olimpico potrebbe rivedere il tanto atteso Ravel Morrison dal primo minuto ad ora in ballottaggio col fenomeno Felipe Anderson
LE CONTENDENTI- Lazio in punizione fino a giovedì , giornata in cui i biancocelesti proveranno ad uscire dalla crisi, anche se, fuori dall’area campionato, la vittoria potrebbe non essere decisiva per la decisione spinosa che riguarda l’esonero di Stefano Pioli. Opposti alla capolista biancoceleste del Girone G, i vice campioni uscenti gli del Dnipro che per un punto persero la conquista di Varsavia lo scorso anno. Gli ucraini rischiano seriamente di esser buttati fuori e sono in cerca del “colpaccio” per agganciare il Saint Etienne, confidando in una sconfitta inferta dal Rosenborg (quasi impossibilee) sui verdi Galtier.
PIOLI ATTENTO CHE LA PANCHINA SCRICCHIOLA – Ed iniziarono le voci ed il toto-nome alla leadership della panchina biancoceleste. Panchina che sembrava saldissima fino all’inizio di questo campionato, ma ora è diventata scomoda, bollente ed instabile come quella dei suoi più illustri predecessori: Vladimir Petckovic e Davide Ballardini. Il risultato contro il Dnipro sembrerebbe irrilevante per il futuro del tecnico emiliano, ma se ci sono colpe da spartire, forse la panchina dovrebbe esser messa alla gogna per ultima: in primis il solito mercato perché a Formello si viaggia solo in economy, gli infortuni e la sfiga, e poi la rosa svogliata, ma anche qui dovremmo puntare il dito verso la dirigenza e chiedere se davvero è una mossa azzeccata quella di voler blindare a tutti i costi giocatori che vogliono andarsene, non favorendo ipotesi su quelli che potrebbero arrivare con la giusta motivazione. Aria di cambiamenti sì, ma deve pagare Stefano Pioli?
Per il Dnipro e la Lazio diventa fondamentale la vittoria: gli ucraini non vogliono uscire così presto ed i capitolini vogliono la qualificazione comoda che è ad un passo. Riuscirà il Dnipro nella titanica impresa? Ai biancocelesti diciamo una cosa: fate una colazione abbondante e non fatevi tentare dal biscotto made in Ucraina!
