Moto Gp
MotoGP Sepang, Pedrosa pole da record nella nebbia
Il paddock della classe regina, MotoGP, arrivato in Malesia, per il Shell Malaysia Motorcycle Grand Prix, penultima gara che accende gli animi fin dalla conferenza del giovedì. Ma a Sepang, il tutto è accompagnato da una specie di nuvola tossica, formata per l’abitudine locale di bruciare le palme per concimare i campi agricoli.
CHIAREZZA: Vale si è reso conto (dopo aver analizzato il #AustralianGP), che Marc non è così innocente come sembra, e lo ha reso pubblico accendendo la micia della bomba mediatica. Il campione in carica si difende dando colpa alle gomme, ma i tempi parlano. In questo cambio di vedute, è entrato ieri anche Lorenzo, che accusa Rossi di strategia psicologica per compensare la mancanza di velocità in pista. La risposta del pesarese arriva oggi in qualifica.
RACCONTO DELLA QUALIFICA: Dopo la terza sessione di prove libere del mattino, da dove ne esce sorprendentemente contento Hector Barberà (Avintia Racing) in quinta posizione, e passaporto diretto alla Q2, mentre Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP) domina sulle Honda e il teammate Rossi. Nella FP4 che precede la qualifica e serve per testare il passo gara, Jorge scivola e non rientra, chiudendo quarto.
Nella Q1 i migliori sono Maverick Vinales (Team Suzuki Ecstar) e Braddley Smith (Monster Yamaha Tech3) che vanno a lottare per la pole, ma anche Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing) e Stefan Bradl (Aprilia Racing Team Gresini) hanno acceso un bel po di caschi rossi.
In Q2, tutti gli occhi sulle due copie di assi che di solito si giocano la prima fila. In questi momenti di tensione fuori pista, ognuno di loro ne risente in modo diverso, meno Dani Pedrosa (Repsol Honda Team) che esce solo due volte, e già al primo tentativo, distrugge il record della Best Pole dell’anno scorso, con il suo 1’59.053. Gli altri fanno tutti tre giri veloci colorati da sguardi veraci (tra Vale e Marc) ed ulteriori traini sia italiani che spagnoli (Iannone dietro a Vale, Jorge dietro a Marquez). Nell’ultimo time attac, Marquez mantiene con i denti la seconda casella, ha 4 decimi di ritardo dal compagno Dani, mentre tra i due contendenti al titolo, la guerra la vince Rossi che per soli 11 millesimi, cacciando Lorenzo dal parco chiuso. Il maiorchino si giustifica con una scelta sbagliata in materie di copertura disco, che ha prodotto l’effetto contrario. Quinto e con più di un secondo di ritardo, c’è Cal Crutchlow (LCR Honda) in sella ad una HRC factory come il #26, ma forse penalizzato dalla struttura corporea più massiccia. L’inglese precede le due Ducati GP 15 con Iannone che chiude la seconda fila, mentre Dovizioso apre la terza. I due ripescati dalla Q1 tengono compagnia al Dovi, mentre in quarta fila si sono piazzati, Barberà e rispettivamente i fratelli Aleix e Pol Espargarò.
Nella conferenza stampa dopo qualifica si è vista e sentita la freddezza di Rossi nei confronti di Marquez e viceversa,il pesarese ha dichiarato: “…spero che ognuno faccia la propria gara per ottenere il proprio risultato domani…” Nelle interviste dopo, il #46 risponde anche a Jorge, spiegando che purtroppo la sua non è una strategia perché in tal caso si sarebbe costruito tutto a tavolino, invece la sua è la verità. Nessuno può credere che un ragazzino sorridente e solare possa odiare e vendicarsi, ma la realtà è nuda e cruda.
La classe regina torna in pista domani cominciando dalle 03:40 italiane con il Warm Up, continuando dalle 08:00 italiane con la penultima tappa nel calendario. Vista l’incertezza delle condizioni meteo e la bagarre sia fuori che in pista, è un appuntamento da non perdere.