Focus
Sicurezza? La Curva Nord fa la voce grossa e sciopera. Sarà un derby deserto
Manca poco all’evento calcistico romano, il derby e la tensione non riguarda sfottò o classifica, stavolta a farla da padrone sarà il silenzio: un mutismo assordante accompagnerà il match.
Per la prima volta nella storia, le due tifoserie si spalleggiano abbracciando un’unica protesta: la Curva Nord a braccetto con i “cugini” giallorossi della Curva Sud, fanno la voce grossa e diserteranno lo stadio nel giorno più importante della capitale. Ciò che ha spinto le due opposte sponde del Tevere a patrocinare la stessa causa, ebbe inizio in estate quando i supporters si videro frazionare le curve, casa di migliaia di tifosi: 2500 posti in meno, costretti a cambiare seggiolino, riprese ad hoc per coprire striscioni e tutto in nome della sicurezza. “Ma che tifo è? Insorgono i supporters e si scagliano contro il Prefetto Gabrielli!“.
IL PRECEDENTE: LAZIO-LEVERKUSEN – I supporters laziali avevano già storto il naso in occasione del match valido per la Champions League Lazio-Leverkusen: file chilometriche, controlli selvaggi e questi comportamenti avevano già spinto i biancocelesti ad abbandonare la Curva in occasione della prima di campionato contro il Bologna.
UN DERBY SENZA COREOGRAFIA – Mancherà lo spettacolo tanto atteso sugli spalti: non ci saranno le coreografie. Seggiolini vuoti e silenzio, accompagneranno l’entrata dei giocatori in campo. Mentre i giallorossi si riservano qualche altro giorno per pensarci, i laziali hanno già deciso. Andare allo stadio dev’essere piacevole, una giornata di svago, non sono tollerabili gli atteggiamenti verso i supporters in nome della sicurezza. Curve frazionate e senza quell’abbraccio unico? No, non è ammissibile. La sicurezza certo è cosa buona e giusta, ma non deve calpestare i diritti di quei tifosi che pagano il biglietto, che amano la squadra e che col disordine, la maggior parte di loro, non ha niente a che fare.
UFFICIALE: LA NORD SCIOPERA – “Per la partita dell’8 novembre non andremo allo stadio ed invitiamo tutta la Curva ad imitarci. C’è un grave danno nei nostri confronti e dobbiamo dimostrare la nostra opposizione. In settimana arriverà l’ufficialità” ed è arrivata nelle prime ore della mattinata di ieri: la Curva Nord, dodicesimo uomo in campo e simbolo della tifoseria biancoceleste, sarà la grande assente al derby. Non saranno presenti neanche fuori lo stadio Olimpico in segno di protesta contro la suddivisione della curva e delle misure di sicurezza imposte dalla Prefettura.
Si va quindi incontro ad uno scenario mai visto a Roma nella giornata di calcio più importante per i capitolini. Curve distinte e tifo opposto, ma unica protesta. Lo spettacolo non è solo quello offerto dai 22 in campo, ma anche quello che si vive sugli spalti e per la Lazio, la Curva Nord da sempre cuore pulsante del tifo, sarà forse l’assenza che peserà di più per i ragazzi di mister Stefano Pioli. Le decisioni della Prefettura, fanno sorgere tante domande e tra queste: lo stadio vuoto è davvero l’unica misura di sicurezza contro gli scontri? A rimetterci non è forse solo il vero tifoso? A chi gioverà tutto ciò? Risposte che la Curva Nord non può dare in un comunicato e che forse non può dare neanche un regolamento sulla sicurezza.