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5 motivi per cui saranno due settimane decisive per Mihajlovic
Sabato sera alle 20:45 il Milan tornerà in campo nella difficile trasferta dello Stadio Olimpico di Torino. Dopo le pesanti sconfitte con Genoa e Napoli, i rossoneri devono necessariamente rialzare la testa se non vogliono già chiudere la stagione a metà ottobre. Al momento Sinisa Mihajlovic non rischia il posto, ma se anche sabato sera si dovesse vedere il Milan delle ultime due partite anche in Società si inizierebbero a fare delle riflessioni. Questa e la prossima contro il Sassuolo saranno due settimane decisive per le sorti di Mihajlovic. Ecco i 5 motivi.
RISPOSTE POSITIVE – La dirigenza, e in primis Silvio Berlusconi, si aspetta una reazione della squadra, quanto meno sul piano emotivo. Mai più prestazioni come quella col Napoli, in cui il Milan dopo lo svantaggio non ha avuto la forza di reagire, finendo poi in balìa dei napoletani nel secondo tempo.
DIFESA – Quella che dovrà migliorare più di tutte sarà la fase difensiva: 13 gol subiti in 7 partite sono troppi per una squadra che vuole puntare al terzo posto. Mexes, che prenderà il posto di Zapata, in coppia con il rientrante Romagnoli dovrà cercare di rendere la difesa più solida. Si sa che le vittorie si costruiscono a partire da una difesa ermetica.
MODULO – Il tecnico serbo adotterà col Torino il 4-4-2 o il 4-3-3. Accantonato dunque il 4-3-1-2 che ha creato grossi grattacapi in fase difensiva. Chissà che questo nuovo modulo non dia maggiori garanzie.
VITTORIA – Portare a casa i 3 punti sarebbe un bel toccasana per la classifica milanista e un’iniezione di fiducia per tutto l’ambiente ormai depresso. Vincere dunque per rilanciare le ambizioni di classifica.
ATTACCO – Il reparto offensivo fa fatica ad andare in gol. 8 gol segnati, 3 dei quali solo Bacca. Se si considera che Bonaventura in classifica è il secondo marcatore rossonero con 2 reti e non è un attaccante di ruolo, sorge dunque il problema in fase realizzativa. Cerci è un fantasma, Menez e Niang rientreranno tra qualche mese, Luiz Adriano si mangia troppe occasioni e Balotelli ha qualche acciacco di troppo. Raddrizzare la mira col nuovo modulo per tornare protagonisti, prima che sia troppo tardi.
Mattia Prina