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Torino dei miracoli: ecco perchè Ventura può sognare l’Europa

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Quagliarella e Baselli, elementi chiave del Torino di Ventura

Se c’è una Torino che, almeno in campionato, piange (la Juventus), l’altra ride. Eh si, perchè il Toro sembra confermare in questo avvio di campionato il processo di crescita costante da quando è ritornato in Serie A nel giugno 2012. Il bottino dopo 6 giornate di campionato recita: terzo posto in classifica dietro a Fiorentina e Inter, frutto di 4 vittorie con Frosinone, Fiorentina, Sampdoria e Palermo, un pareggio col Verona e una sconfitta con il Chievo.

Analizziamo 3 motivi per cui il Torino può sognare un posto in Europa.

VENTURA – ormai lo sanno anche i sassi; Giampiero Ventura è un allenatore che sa far rendere al massimo le squadre che allena. E’ successo a Pisa, squadra neopromossa in Serie B e portata ai play-off, a Bari nella stagione strepitosa dei “galletti” nella Serie A 2009-2010 e anche al Torino che allena dal 2011, con annessa promozione in Serie A e qualificazione in Europa League nella stagione 2013-2014 a spese del Parma non ammesso per violazione del fair play finanziario.

Ventura allenatore Torino.

L’allenatore Ventura del Torino che sta stupendo.

RINNOVAMENTO – in estate, ceduto Matteo Darmian al Manchester United per 18 milioni di euro, i soldi sono stati investiti per acquistare tre giovani italiani dal sicuro avvenire e punti cardine dell’Under 21 fino agli Europei in Repubblica Ceca dello scorso giugno: la punta Andrea Belotti dal Palermo, il centrocampista Daniele Baselli e il terzino Davide Zappacosta provenienti dall’Atalanta. I risultati finora sono stati entusiasmanti ed il Torino si dimostra una squadra più completa in tutti i reparti rispetto alla scorsa stagione.

DIFENSORE GOLEADOR – se è vero che in questa stagione non ha ancora segnato, è altrettanto vero dire che Kamil Glik è il miglior difensore dal punto di vista realizzativo ed il più decisivo della Serie A. Basti pensare che la scorsa stagione ha gonfiato la rete avversaria per ben 7 volte in campionato, portando in dote la bellezza di 11 punti. Insomma, se l’attacco non dovesse funzionare il Toro ha un’arma in più degli avversari da sfoderare per vincere le partite.

Dopo aver individuato questi 3 fattori staremo a vedere se i granata riusciranno a mantenere questo trend positivo per tutto il resto del campionato e chissà, magari raggiungendo anche l’Europa che conta.

Mattia Prina

Nato il 20 luglio 1989, sono laureato in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Milano. Tifo Milan e la squadra della mia città, l'Inveruno: collaboro con questa Società e mi occupo di creare articoli pre e post-partita e montaggio filmati.

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