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Lazio, 3 motivi per temere il Verona
La Lazio torna sul campo sfortunato del Bentegodi. Dopo la disfatta nel secondo turno di campionato, affronterà i coinquilini del Chievo. I gialloblù dell’Hellas Verona, infatti, aspettano i biancocelesti per aprire le danze nell’incontro valido per la sesta gioranata di Serie A. Gli undici alla corte di mister Stefano Pioli, dopo la dose di fiducia contro il Genoa e senza aver dimenticato lo schiaffone subito a Napoli, sembrano aver ritrovato il ragazzo d’oro Felipe Anderson ed il centravanti Filip Djordjevic, che hanno interrotto il digiuno gol. In più, nella lista dei convocati diramata oggi, appare il gradito nome di Lucas Biglia, recuperato dopo l’infortunio. Tuttavia la Lazio non è ancora del tutto fuori pericolo ed ecco i motivi per temere l’Hellas Verona.
SUL FILO DEL RASOIO – Sia Lazio che Verona vivono un momento di equilibrio instabile e cercano risposte: i biancocelesti vogliono confermare la ritrovata forma dimostrata contro il Genoa ed il Verona è alla disperata ricerca dei primi tre punti. Forse la forma instabile della Lazio potrebbe favorire l’avanzata gialloblù. Le due formazioni si sfideranno col coltello tra i denti e senza esclusione di colpi, cercando di restare a galla. Match infuocato che si preannuncia carico di colpi di scena e cambiamenti di sorta.
FARE DI NECESSITA’ VIRTU’ – I guai che ha dovuto affrontare Stefano Pioli somigliano a quelli in cui si ritrova anche Andrea Mandorlini. che fa i conti con i problemi dall’infermeria: out il punto di riferimento in attacco Luca Toni e Giampaolo Pazzini. Il tecnico gialloblù si ritrova ad inventare una formazione da far scendere in campo e si affida alla creatività. Capace di subire “manite” assurde, è però anche in grado di creare veri e propri miracoli sportivi prendendosi punti contro le big. Questo ricorda molto la Lazio firmata Pioli. Che sappia tirar fuori il coniglio dal cilindro?
SCONFITTI SI’, MA… – Reduce dall’ultima sconfitta in campo interista, il Verona però non si è afflitto e alza l’asticella del morale: si poteva vincere! Mancò il risultato , ma non il gioco, contro la capolista hanno dato battaglia ed il match è stato equilibrato. Oltre il gol subito, i gialloblù, proprio come i biancocelesti, hanno trovato una buona dose di fiducia. Rientrare in carreggiata contro una Lazio ancora non perfettamente messa a fuoco, non è per Andrea Mandorlini una mission impossible. Chi la spunterà tra le due contendenti? Il verdetto è affidato al Bentegodi.