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Olimpiadi Londra 2012: Federica Pellegrini, un flop che brucia

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LONDRA, 30 LUGLIO – Le Olimpiadi sono ormai entrate nel vivo e nella giornata di ieri ha gareggiato una delle protagoniste più attese, la nuotatrice Federica Pellegrini, che alla vigilia dei giochi veniva considerata una delle sicure medagliate della spedizione azzurra. Invece la ventiquattrenne veneziana ha deluso le attese arrivando solo quinta nei 400 stile libero.

LE CAUSE DEL RISULTATO NEGATIVO – Il quinto posto ottenuto ieri è arrivato al termine di un’annata decisamente tribolata per la Pellegrini dove, accanto a risultati di prestigio, ci sono state anche delusioni inaspettate per una campionessa del suo calibro. Dopo la doppietta 200-400 stile libero dei Mondiali di Shangai del Luglio 2011 la veneziana ha lasciato il suo allenatore personale, il francese Philippe Lucas, ufficializzando l’accordo con Federico Bonifacenti, già suo ex vice allenatore durante il periodo trascorso sotto la guida di Castagnetti. La collaborazione con il tecnico azzurro è tuttavia durata poco in quanto, nel Novembre del 2011, la nuotatrice azzurra ha cambiato nuovamente per affidarsi ai consigli di Claudio Rossetto che l’ha accompagnata nella marcia di avvicinamento a Londra 2012. Questi continui cambi di guida tecnica hanno senza dubbio influito sul rendimento della Pellegrini che già agli Europei di Budapest dello scorso Maggio aveva vinto due medaglie d’oro (200 e staffetta 4×200 stile libero) ma aveva mancato l’accesso alla finale dei 400 stile libero, da sempre la sua gara preferita. La precaria condizione di forma è stata confermata nelle batterie di ieri mattina dove ha raggiunto la finale con il settimo tempo che l’ha quindi costretta a gareggiare in finale in una corsia esterna, fuori dal cuore della gara.

LE PROSPETTIVE FUTURE – A Londra rimangono ancora i 200 stile libero ma la Pellegrini ha dichiarato di non sentire le giuste sensazioni e che affronterà la gara senza lo spirito gradioso dei bei tempi. La nuotatrice azzurra ha espresso poi l’intenzione di staccare per un po’ la spina dopo la manifestazione olimpica prendendosi un anno sabbatico per ricaricare le pile in vista degli impegni delle prossime stagioni agonistiche. Insomma una delusione, quella maturata nei 400 stile libero di ieri sera, che è destinata a lasciare il segno nella carriera della fuoriclasse di Mirano ma che potrà anche risultare, pur essendo un’esperienza negativa, utile per il futuro di un’atleta che, a soli 24 anni, ha ancora molte pagine da scrivere e molte vittorie da ottenere nelle vasche di tutto il mondo.

a cura di Mauro Leone

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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