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I 7 motivi per cui Totti è meglio di Del Piero

Il dualismo Totti-Del Piero ha tenuto banco per più di decennio, da metà anni novanta, fino a buona parte degli anni 2000. Ora che Totti sta vivendo la sua parabola discendente e Del Piero si è ritirato, è tempo di bilanci. Ecco, perchè, a nostro giudizio, Totti è stato più forte di Del Piero.
1) PIU’ COLPI
Il “tiro alla Del Piero” è un marchio di fabbrica, come le sue punizioni. Totti, però ha un bagaglio tecnico più ampio. Dal “cucchiaio” su rigore, al tiro al volo, dalla stoccata da fuori area al dribbling, il romanista ha segnato in più modi diversi, sorprendendo sempre per l’ampiezza del suo bagaglio tecnico.
2) VERO NUMERO 10
Del Piero, per definizione di Platini, era un “nove e mezzo”, molto più attaccante che fantasista, mentre Totti incarna il numero 10 per antonomasia. Il giallorosso è stato capace di inventare assist incredibili per i compagni, giocate “no look” che hanno deliziato il pubblico. Da questo punto di vista, Del Piero è stato più egoista, pensando più a segnare che a fornire assist.
3) PIU’ COMPLETO TATTICAMENTE
Totti ha giocato trequartista, esterno d’attacco e prima punta sempre ad altissimo livello. Del Piero non ha mai nascosto la sua insofferenza per il ruolo di trequartista e, a parte i primi due anni con Lippi, ha sempre giocato da seconda punta. Il romanista, quindi, ha dalla sua un bagaglio tattico più completo.
4) PIU’ GOLEADOR
Nonostante le differenti posizioni in campo, che avvantaggiavano Del Piero, Totti si è dimostrato più goleador. Le cifre non mentono: 347 gol in 897 gare per l’ex capitano della Juve (media gol 0.38), 327 in 848 (media gol 0.38). La media è la stessa, ma Del Piero ha giocato in serie B, in Australia e in India, Totti sempre in serie A.
5) PIU’ DECISIVO IN NAZIONALE
Del Piero ha realizzato 27 reti in Nazionale e Totti solo 9, ma il romanista è risultato decisivo più volte.Il romanista fu assoluto protagonista nell’Europeo del 2000, lo juventino, nelle grandi manifestazioni con la nazionale, ha sempre deluso le aspettative, beccandosi spesso sonori fischi.
6) PIU’ DURATA AD ALTO LIVELLO
Del Piero ha iniziato la parabola discendente a 35 anni, nel 2008/2009. Da lì in poi il suo utilizzo è stato centellinato, fino all’epilogo con la Juventus nel 2012 e la scelta di emigrare in Australia. Totti, da questo punto di vista, ha resistito di più: solo in questa stagione non è più un punto di riferimento imprescindibile della Roma.
7) PIU’ CONTINUO
L carriera di Del Piero ha attraversato parecchi punti bui. Dal periodo 1998-2001, a quello in nazionale. Totti, invece, è sempre stato continuo nelle sue prestazioni, anche quando la squadra era in difficoltà, al punto da far diventare i giallorossi Totticentrici, cosa che non è mai accaduto alla Juve con Del Piero.

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