Cronaca
Diego Fusaro contro i gender: voce intonata in un coro stonato
Consiglio per passare il tempo in modo intelligente: leggetevi l’articolo pubblicato oggi da Diego Fusaro sul Fatto Quotidiano (“Scuola, Giannini censura la ‘teoria gender’. Ma non esisteva!). E’ un pezzo fuori dal coro, se consideriamo la linea editoriale del ‘Fatto’, e questo fa onore a entrambi.
IL “NEMICO” IDEALE – Traendo spunto dalle – infelici – parole del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini (“Chi ha parlato e continua a parlare di ‘teoria gender‘ in relazione al progetto educativo del governo Renzi sulla scuola compie una truffa culturale e voglio dire con chiarezza che ci tuteleremo con gli strumenti adeguati“) e da una doverosa tirata d’orecchi (“Fatemi capire, se io dico – come dico – che esistono maschi e femmine, mamme e papà … verrò denunciato? Mi si negherà il diritto d’opinione?”), Fusaro illustra con scioltezza il suo pensiero ‘diverso’; un pensiero condivisibile o meno, naturalmente – e chi scrive si colloca su posizioni opposte – e che tuttavia è ammirevole. Perché è controcorrente? Certo, ma non rispetto al ‘Fatto’, come si diceva prima, ma rispetto al coro di chi la pensa come lui.
ALLELUJA – “Ma come? – scrive Fusaro – Dov’è finito il #jesuischarlie? Dov’è finita la libertà di opinione sempre encomiata (a parole) dal pensiero liberale? (…) Ma, soprattutto, che fare dei testi della tradizione occidentale? Il ministero della Verità e della Buona Scuola deciderà autorevolmente che occorre mettere all’indice dei libri proibiti Aristotele, che parla della famiglia composta da uomo e donna? Metterà all’indice Hegel, che vede nel matrimonio tra due persone di sesso diverso il fondamento della “vita etica”? E che farà, poi, dei perfidi Agostino e Tommaso d’Aquino?” Oh, era ora, alleluja! Dalla ‘trincea’ opposta si leva finalmente un’opinione ‘diversa’, un’idea che non sa di sacrestia, nè di birra (padana), nè tanto meno di moschetto: questo è un giorno da segnare sul calendario.
“Ma come? – incalza Fusaro – Non si continua forse a ripetere maniacalmente che la “teoria gender” non esiste? E dunque? La Giannini vuole censurare ciò che non esiste? (…) Anche i signori capitalisti dicono, guarda caso, che non esiste alcuna ‘ideologia capitalista‘ e che quello da loro propugnato è il modo naturale di essere al mondo dell’uomo. Basta leggere Marx per saperlo. (…) Il comunismo non è riuscito a realizzare la società senza classi. L’odierno monoteismo del mercato sta invece riuscendo, per ironia della storia, a realizzare la società senza sessi: la società asociale degli atomi unisex interscambiabili, dotati di una sola identità, quella del consumo delle merci e del nichilismo economico. Chi appoggia l’ideologia gender, lo sappia oppure no – conclude il noto filosofo e saggista – è connivente con questa nuova ‘mutazione antropologica’ come l’avrebbe chiamata Pasolini”.
Morale? Come sa essere piacevole, a volte, l’opinione che non si condivide; e come sarebbe altrettanto piacevole, ovviamente, contestarla punto per punto (a partire dalla cosiddetta ideologia capitalista, che come quella gender non esiste: hanno ragione i “padroni”, ha ragione la Giannini). Tuttavia non è il caso di farlo. Non adesso, perlomeno: adesso godiamoci il momento. E’ un bel momento. Grazie Fusaro.
Enrico Steidler