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Florenzi, Morata e gli assist degli avversari
Florenzi e Morata saranno sicuramente nella sigla della Champions dell’anno prossimo: se è possibile avere i gol più belli già alla prima giornata di una competizione, allora le loro prodezze meritano di essere celebrate più e più volte, rivedendole in loop. Il “bello de nonna” di Carlo Zampa risuonerà per parecchio tra i giallorossi. Ma se ci travestiamo da tifosi non italiani ma di calcio, per un attimo, potremo notare anche altro….
LA DIFESA DEL CITY? LOL – Descrizione dell’azione: Bonucci riceve uno scarico da centrocampo e senza neanche pensarci prova a lanciare Cuadrado. Palla immonda, troppo alta e lenta, in una zona in cui ci sono tre difensori inglesi, Cuadrado e Morata. Ma ecco il colpo di genio: Kolarov, che quando spiegano la fase difensiva deve avere come una specie di mandato tipo quello con cui si salta l’ora di religione a scuola, fa quello che fin dai pulcini ti insegnano a non fare. Con la palla dietro la schiena, guarda solo l’uomo e poi la palla: il rimbalzo è degno di una comica con Stanlio e Ollio, sorprende Morata e i due centrali del City che lo lasciano andare increduli. Lo spagnolo non pensa a nulla, insegue solo la palla e tira (tra l’altro col corpo assai indietro). Il gol è meraviglioso e perfetto (palo-gol) nella sua illogicità alle regole del calcio. L’attaccante spagnolo, però, è una certezza vera e l’ultimo grande colpo di Marotta.
LA CITOFONATA DI FLORENZI – Alla faccia di De Rossi, il successore di Totti è arrivato e ha una faccia meravigliosa. Florenzi ha conquistato il cuore della capitale e si appresta a non far rimpiangere il capitano, se non per classe (che di Totti ne nasce uno a generazione), sicuramente per spirito di abnegazione e per gol come quello fatto al Barcellona…quasi per caso. La cosa più pregevole fatta prima del gol è stata appunto il dribbling prima di centrocampo con cui ha creato superiorità numerica, ma poi il centrocampista non guarda neanche la porta e lancia, probabilmente sperando di trovare un attaccante, ma il lancio gli riesce troppo lungo. Va beh, direbbe uno, è un lancio da 50 metri, una citofonata al portiere! Vero, peccato che il portiere in questione fosse il miracolato Ter Stegen, che era simpaticamente in giro fuori dai pali, forse a cercare cicoria e la cosa si è svolta così
Florenzi citofona “Ter Stegen?”
Il portiere “Sì?”
“PRRRRRRRRRRRRRRR!!!”
In pratica abbiamo visto, prima ancora di due gol magnifici, due bestialità difensive mica da ridere
SEGNI DEL DESTINO? – Vero è che, fortunati o non fortunati, quei gol sono stati meritatissimi, anche perché sia il gol del City che quello del Barcellona erano irregolari: sull’autogol Chiellini subisce una grossa carica e Suarez, al momento di mettere dentro il cross di Rakitic, è in fuorigioco. Chi di calcio ferisce, di calcio perisce, il bello (o brutto) dello sport più bello del mondo